Stamattina in metropolitana mi capita tra le mani City e quale notizia di copertina comincia ad allietarmi la giornata? In Nepal un gruppo di "fedeli" sta ammazzando/sgozzando 200-300 mila animali come sacrificio rituale verso una delle loro tante divinità indù! Sì, ho scritto bene il numero, non ho pigiato troppe volte il tasto dello zero! Una carneficina di bufali, capre, pecore, polli, piccioni e topi. E sul sito del Corriere la notizia è anche corredata di fotografie.
Pochi mesi fa avevo invece appreso che anche nelle isole Far Oer, facenti parte della Danimarca - un paese che avevo sempre considerato altamente civilizzato e progredito - si compie periodicamente un sanguinosissimo massacro di balene. In tanti anni non l'avevo mai saputo. Ma le fotografie del mare letteralmente tinto di rosso, con i corpi morti di quei poveri animali che galleggiano, poi non si possono dimenticare, una volta che le si è viste...
Ora, io non so davvero cosa dire di fronte a queste scene. So solo che mi vergogno TANTO di appartenere alla specie umana. Perché diavolo l'uomo è tanto arrogante da ritenersi superiore a tutti gli altri animali, talmente tanto da ritenersi in diritto di disporre a proprio piacimento assoluto degli altri esseri che condividono con lui l'esistenza su questo disgraziato pianeta? Non si tratta di uccidere "alcuni" animali per nutrirsene: qui il discorso è ancora diverso, viaggia sul presupposto che gli animali siano "altre cose" rispetto a noi, siano esseri che non hanno alcun diritto a vivere, che non sentano alcun dolore, non provino alcun sentimento. Animali senza anima.
Ma noi uomini siamo proprio sicuri di averla?
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