Lucinda Hawksley,
Lizzie Siddal. Il volto dei Preraffaelliti, Odoya
Elizabeth Siddal
(1829-1862), poetessa, pittrice e modella, divenne uno dei volti più celebri
dell’Inghilterra vittoriana. Ancor oggi, anche coloro che ignorano il suo nome
ne riconoscono i delicati lineamenti nella fragile Ofelia di John
Everett Millais e nella serafica Beata Beatrix di Dante Gabriel
Rossetti, due dei quadri più celebri dell’Ottocento.
La sua immagine
tormentata, dalla bellezza sospesa e malinconica, rappresenta
universalmente l’incarnazione del movimento preraffaellita,
impersonandone perfettamente l’idea di femminilità.
L’attrazione tra
Lizzie e Rossetti diede inizio a nove anni di agonia sentimentale,
durante i quali la donna aspettò disperatamente che il suo amante la
sposasse, mentre Rossetti passava dall’adorazione possessiva al
desiderio di nuove relazioni. Al momento del loro matrimonio Lizzie era
minata dalla dipendenza da laudano e da una misteriosa malattia.
Distrutta dalla gravidanza di una bambina nata morta e dai tradimenti
del marito, la Siddal si tolse la vita poco prima di compiere 33 anni.
La
toccante ma vivace biografia di Lucinda Hawksley riesce finalmente a
sottrarre questa indimenticabile figura di donna dall’ombra di Rossetti,
portandola alla luce e all’attenzione che merita. Lizzie Siddal fu
infatti anche una poetessa e artista talentuosa. La sua è una storia
appassionante e tormentata, facilmente accostabile allo spietato mondo
contemporaneo dell’arte, della moda e della bellezza
Io ho sempre apprezzato molto i
quadri dei Preraffaelliti, e quelli di Rossetti non fanno eccezione.
Anzi, sono stati forse i primi che ho conosciuto di questo movimento, e li ho sempre trovati
molto affascinanti, soprattutto i ritratti femminili.
Proprio per
questo sono in parte un po' pentita di aver letto questa biografia,
perché mi ha svelato il lato umano di Rossetti e di Elizabeth Siddal -
due individui che nella vita reale avrei molto probabilmente compatito,
se non addirittura disprezzato - e mi ha per forza scalfito il "mito"
(anche se conoscevo già parte della storia, dissotterramento
delle poesie incluso, e la fama di Rossetti)...
Entrambi erano due persone egocentriche,
manipolatrici e auto-distruttive, e insieme, la loro spirale non ha
fatto altro che avvitarsi verso il basso. Forse in parte prigionieri del
loro tempo e delle convenzioni, soprattutto lei in quanto donna.
Encomiabile, però, il lavoro di ricerca della Hawksley, che si è documentata con precisione e ampiezza di ricerche.
Ooopss...sono arrivato tardi, il post sulla Siddal l'avevi già fatto tu e molto meglio di me:-)
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