lunedì 9 giugno 2014

lizzie siddal

Lucinda Hawksley,
Lizzie Siddal. Il volto dei Preraffaelliti, Odoya


Elizabeth Siddal (1829-1862), poetessa, pittrice e modella, divenne uno dei volti più celebri dell’Inghilterra vittoriana. Ancor oggi, anche coloro che ignorano il suo nome ne riconoscono i delicati lineamenti nella fragile Ofelia di John Everett Millais e nella serafica Beata Beatrix di Dante Gabriel Rossetti, due dei quadri più celebri dell’Ottocento.
La sua immagine tormentata, dalla bellezza sospesa e malinconica, rappresenta universalmente l’incarnazione del movimento preraffaellita, impersonandone perfettamente l’idea di femminilità.

L’attrazione tra Lizzie e Rossetti diede inizio a nove anni di agonia sentimentale, durante i quali la donna aspettò disperatamente che il suo amante la sposasse, mentre Rossetti passava dall’adorazione possessiva al desiderio di nuove relazioni. Al momento del loro matrimonio Lizzie era minata dalla dipendenza da laudano e da una misteriosa malattia. Distrutta dalla gravidanza di una bambina nata morta e dai tradimenti del marito, la Siddal si tolse la vita poco prima di compiere 33 anni.

La toccante ma vivace biografia di Lucinda Hawksley riesce finalmente a sottrarre questa indimenticabile figura di donna dall’ombra di Rossetti, portandola alla luce e all’attenzione che merita. Lizzie Siddal fu infatti anche una poetessa e artista talentuosa. La sua è una storia appassionante e tormentata, facilmente accostabile allo spietato mondo contemporaneo dell’arte, della moda e della bellezza

 
Io ho sempre apprezzato molto i quadri dei Preraffaelliti, e quelli di Rossetti non fanno eccezione. Anzi, sono stati forse i primi che ho conosciuto di questo movimento, e li ho sempre trovati molto affascinanti, soprattutto i ritratti femminili.
Proprio per questo sono in parte un po' pentita di aver letto questa biografia, perché mi ha svelato il lato umano di Rossetti e di Elizabeth Siddal - due individui che nella vita reale avrei molto probabilmente compatito, se non addirittura disprezzato - e mi ha per forza scalfito il "mito" (anche se conoscevo già parte della storia, dissotterramento delle poesie incluso, e la fama di Rossetti)...
Entrambi erano due persone egocentriche, manipolatrici e auto-distruttive, e insieme, la loro spirale non ha fatto altro che avvitarsi verso il basso. Forse in parte prigionieri del loro tempo e delle convenzioni, soprattutto lei in quanto donna.
Encomiabile, però, il lavoro di ricerca della Hawksley, che si è documentata con precisione e ampiezza di ricerche.

1 commento:

  1. Ooopss...sono arrivato tardi, il post sulla Siddal l'avevi già fatto tu e molto meglio di me:-)

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