sabato 10 novembre 2012

il mondo delle cronache

Mappa del mondo delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, di George R. R. Martin.


venerdì 9 novembre 2012

a feast for crows

Quarto libro delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco di George R. R. Martin.
In Italia la Mondadori l'ha pubblicato dividendolo in due parti:

Il Dominio della Regina + L'Ombra della Profezia.


Cominci "A feast for crows" dopo essere passato attraverso la carneficina del librone precedente. Hai aspettative, hai dubbi, e tra le infinite cose che vuoi sapere ti chiedi soprattutto cosa ne è stato di Tyrion e cosa succede su alla Barriera. E lo zio Martin invece ti dà l'inizio più palloso che abbia mai visto in uno dei suoi libri, con un sacco di punti di vista nuovi e nuovi personaggi tirati fuori dal cappello da prestigiatore, ma soprattutto... la cosa peggiore di tutte.

Decide di riservare l'intero libro (due nello spezzatino Mondadori) ad alcuni personaggi e ad alcune linee narrative, e non considera minimamente gli altri. Invece di andare avanti temporalmente con la storia, in modo verticale, procede invece in senso orizzontale, limitandosi a certi luoghi e basta. Che cavolo di scelta! Tyrion e Daenerys sono completamente nel dimenticatoio e di loro non sappiamo nulla di nuovo (anche se sulla regina dei draghi ci sono molti "sentito dire" che girano nel continente occidentale), Jon e la Barriera fanno una brevissima apparizione all'inizio nelle parole di Sam e poi niente nemmeno loro. Gli Estranei non sono citati nemmeno di striscio.

Invece lo zio Martin ce la mena in lungo e in largo con gli uomini delle Isole di Ferro (che mi stanno cordialmente sulle palle...), con Arya che in quel di Braavos non capisco bene cosa diventerà (se non una pericolosa assassina), con nuovi principi e principesse in quel di Dorne (che sembrano avere mire piuttosto in alto), con Brienne e compagni che procedono un po' a casaccio e finiscono dalla padella nella brace (ecché diamine, adesso abbiamo anche le lady morte resuscitate che fanno le Robin Hood dei boschi? assurdo...), con Sansa abbarbicata nell'alto castello dei ghiacci (e son curiosa di vedere fin dove si spingerà Ditocorto), con Jamie che si esercita nella spada con l'ex boia (e si affranca sempre di più dalla rete della sorella), e soprattutto con i giochi politici della regina reggente Cersei ad Approdo del Re (improvviso quanto impagabile il modo in cui si mescolano le carte per lei, alla fine del volume).

Ecco, se fossi stata nei panni di Martin avrei strutturato in maniera diversa l'intreccio di questo volume e del successivo "A dance with dragons", perché non è possibile lasciare 6 anni i lettori in attesa degli altri personaggi (questo libro risale al 2005, mentre il successivo è uscito soltanto nel 2011). Io li sto leggendo di seguito, quindi la cosa non mi infastidisce più di tanto, ma ahimé sono consapevole che fra poco, appena avrò terminato "A dance with dragons" entrerò anch'io nella cerchia dei lettori che aspettano lo zio Martin - e aspettano, e aspettano...