martedì 23 luglio 2013

fotografie naturalistiche

Wildlife Photographer of the Year 2012
Torino, Museo Regionale di Scienze Naturali
(5 luglio - 8 settembre 2013)

La nuova edizione della mostra Wildlife Photographer of the Year raccoglie oltre cento immagini, vincitrici nelle 18 categorie del concorso indetto dal Natural History Museum di Londra in collaborazione con il BBC Wildlife Magazine e giunto ormai alla sua 48esima edizione.

Il premio, che si tiene ogni anno dal 1964, è senz’altro il più prestigioso al mondo nel suo genere, e in questa edizione ha visto la partecipazione di oltre 48.000 concorrenti provenienti da 98 paesi. In ognuna delle categorie, sono stati selezionati i vincitori da una giuria di stimati esperti e fotografi naturalisti.

Il premio più ambito, il Veolia Environnement Wildlife Photographer of the Year, è stato assegnato al fotografo canadese Paul Nicklen per la sua fotografia Bubble-jetting emperor, un’immagine spettacolare di pinguini imperatori, nel loro caotico mondo sottomarino, scattata nel Mar di Ross, in Antartide. Paul è rimasto immobile, con le gambe bloccate nel ghiaccio, aspettando i pinguini. Improvvisamente gli uccelli sono saltati fuori dalla profondità e, con le dita congelate, il fotografo ha catturato questa incredibile immagine. «Questa immagine - secondo il parere espresso dalla giuria - ti trascina per un attimo nel privato mondo dei pinguini imperatori: un caos infinito e perfettamente organizzato».

Photo by Paul Nicklen

La mostra si articola in un percorso che comprende varie categorie:
- Animali nel loro ambiente
- Comportamento animale: uccelli
- Comportamento animale: mammiferi
- Comportamento animale: tutti gli altri animali
- ll mondo subacqueo
- Ritratti di animali
- Natura in città
- Natura in bianco e nero
- Visioni creative della natura
- Paesaggi incontaminati
- Fotogiornalismo
Tre premi speciali:
- animali in estinzione
- interazione tra l’uomo e il mondo naturale
- migliore portfolio di sei immagini scattate da fotografi di età non superiore ai 26 anni
In più tre categorie Junior riservate a fotografi di età compresa tra i 15-17 anni, tra gli 11-14 anni e per fotografi di età inferiore ai 10 anni.
Photo by Steve Winter

Photo by Pal Hermansen

Photo by Kim Wolhuter

Photo by Larry Lynch

Photo by Daniel Eggert

Photo by Anna Henly

Photo by Frits  Hoogendijk


mercoledì 17 luglio 2013

shopping

Date le difficoltà lavorative (e conseguentemente di stipendio), questa stagione di saldi per me è stata soltanto "visuale". Ho comprato soltanto una borsa gialla (stavo cercando da mesi una borsa con questo colore, che non costasse un occhio della testa), e tre paia di calzini carini.
Il tutto per 23 euro. Questa è stata la mia spesa media per i saldi estivi 2013, e non comprerò altro.



martedì 16 luglio 2013

il lavoro che non c'è più

Negli ultimi tempi non sono stata molto presente sul blog, ma questo periodo per me non è dei migliori.
Al lavoro stiamo chiudendo e tra poche settimane il lavoro non ce l'avrò più. Dopo quattordici anni di lavoro resto con niente, e a quarant'anni le prospettive non sono certo lì che aspettano te, anche se - come sempre - sei rimasta curiosa, disponibile e pronta ad imparare. In campo informatico, dove ho lavorato in tutti questi anni, è necessario esserlo.
Buona parte del tempo che passo su Internet in'sti giorni mi serve per cercare aziende, mandare curriculum, e studiare. Su circa una ventina di richieste mandate ho ottenuto tre colloqui, ma per ora resto in attesa.
Sono amareggiata ed incazzata, anche perché sto accorgendomi sulla mia pelle che in questo paese i lavoratori, ma anche i disoccupati, non sono tutti uguali. Lo sapevo già, è ovvio, ma che questo succeda anche fra i disoccupati penso che sia davvero grave. Tutti i disoccupati dovrebbero essere sostenuti allo stesso modo dal cosiddetto welfare. Invece no. Se hai avuto la fortuna di lavorare in un'azienda grande, o in un certo settore, puoi godere della cassa integrazione per periodi anche lunghissimi - io vivo a Torino, e qui è ordinaria amministrazione sentire che chi lavora in Fiat è in cassa integrazione, così come gli operai dell'indotto, e questo va avanti per anni. Un fratello di un'amica che lavorava nelle Carrozzerie Bertone è stato in cassa integrazione per 5 anni! Certo non è bello, ma godere della cassa integrazione significa avere un minimo di tutele, un minimo di stipendio, un minimo di contributi versati, etc... Io e i miei (pochi) colleghi non abbiamo neanche quello. Poi ci sono quelli che hanno la possibilità di essere messi in mobilità, grazie alla quale diventi "appetibile" per un eventuale nuovo datore di lavoro che intendesse assumerti, perché potrebbe godere di sgravi fiscali e/o contributivi. Ebbene, io ho la gravissima colpa di aver lavorato in un'azienda con meno di 15 dipendenti, e a partire da inizio 2013 non ho nemmeno questa possibilità. Grazie cara Fornero!
Se va bene, dal giorno in cui decorrerà la lettera di licenziamento che abbiamo ricevuto, potremo soltanto fare domanda per l'Aspi (la ex indennità di disoccupazione), per un periodo di 8 mesi... e già tante grazie anche per questa, perché ho scoperto che ci sono categorie di ex-lavoratori ancor più di serie Zeta di noi che non ne hanno neanche diritto. Allucinante!
Ma in questo paese disgraziato il governo e il parlamento si scannano giornalmente per questioni idiote di cui non frega niente a nessuno, mentre milioni di persone restano senza lavoro (e soprattutto senza speranze, che è molto peggio!). E i tanto strombazzati interventi di stimolo all'occupazione sono rivolti soltanto agli under 30, come se fossero loro il "vero" problema, e non la fascia d'età più anziana, composta da tanti lavoratori, magari precari da decenni, e da coloro che hanno perso il lavoro che avevano.
Siamo in una botte di ferro, dove però i chiodi sono rivolti tutti verso l'interno...