mercoledì 27 aprile 2016

l'usignolo

La narrazione comincia negli Stati Uniti, anni Novanta, con un'anziana signora, malata, che sta lasciando la propria casa per l'ultima volta per essere accompagnata dal figlio Julian in una casa di riposo. Il suo stato d'animo è di tranquilla rassegnazione, ma di fronte a scatole di vecchi cimeli tornano a farsi strada i ricordi.

L'ambientazione passa in Francia, primi anni Quaranta. Nel tranquillo paesino di Carriveau, Vianne Mauriac saluta il marito Antoine che si sta dirigendo al fronte. Vianne non avrebbe mai creduto che i nazisti avrebbero attaccato la Francia, ma in breve tempo si ritrova circondata da soldati tedeschi, carri armati, aerei che scaricano bombe su innocenti (vicino a Carriveau c'è un aeroporto militare).
Ora che la Francia e il suo villaggio sono stati invasi, Vianne è obbligata a ospitare il nemico in casa sua: un capitano tedesco alloggia da lei. Da quel momento ogni suo movimento diventa difficile, e lei e sua figlia Sophie sono in costante pericolo. Senza più cibo né denaro, in una situazione di crescente paura, Vianne si troverà costretta a prendere, una dopo l'altra, decisioni difficilissime.

Isabelle Rossignol, la sorella più giovane di Vianne, è una diciottenne ribelle - appena buttata fuori dall'ennesimo collegio - in cerca di un obiettivo su cui lanciarsi con tutta l'incoscienza della giovinezza. Il padre di Vianne e Isabelle, che vive a Parigi, è rimasto vedovo anni prima, non ha molto tempo da dedicare alle figlie, e anzi sembra particolarmente distaccato nei loro riguardi: dopo la morte della moglie sembra essere diventato un'altra persona.

Mentre Isabelle sta lasciando Parigi insieme a migliaia di persone, per scappare dai tedeschi in avanzata nella capitale e andare dalla sorella, incontra il misterioso Gaëtan, un giovane partigiano convinto che i francesi possano e debbano combattere i nazisti.
Rapita dalle idee e dal fascino del ragazzo, Isabelle si unirà alla Resistenza senza mai guardarsi indietro, non considerando i rischi gravissimi a cui andrà incontro.


L'autrice, sorretta da una documentazione molto accurata, si addentra nell'universo epico della Seconda guerra mondiale per illuminare una parte della Storia raramente affrontata: la guerra delle donne. L'Usignolo racconta di due sorelle distanti per età, esperienze e ideali, ognuna alle prese con la propria battaglia per la sopravvivenza ma entrambe alla ricerca fiduciosa dell'amore e della libertà. 

Il libro ha ricevuto recensioni entusiaste su Goodreads ("Choice Award 2015" dei lettori nella categoria Historical fiction) e su Amazon. Premetto che ormai io diffido come la peste dei libri incensati su vari siti, o sui cataloghi degli editori: il più delle volte si tratta di giudizi fatti a tavolino, semplicemente per vendere. Però la trama di questo libro mi attirava, mi attirava tanto, e non mi sono per niente pentita di averlo cominciato. Già dall'inizio mi ha presa, mi ha coinvolta a più livelli: durante la lettura mi sembrava davvero di essere dentro alle pagine, di star "vedendo" la storia da vicino, e ogni volta che lo posavo non vedevo l'ora di riprenderlo per andare avanti e vedere cosa succedeva.
Ti chiedi ben presto chi sia la signora conosciuta in apertura del libro: dev'essere sicuramente una delle figure femminili raccontate. Potrebbe essere Vianne, oppure Isabelle, o addirittura Sophie. Ma non voglio rovinare la sorpresa a chi di voi deciderà di leggere L'usignolo. La sorpresa (e lo choc) per me è stato Julian.


Per cui stavolta i giudizi stra-positivi sul romanzo sono veramente meritati. Il libro secondo me è bellissimo. Le vicende raccontate sono drammatiche (e quando pensi che la guerra si avvicini quasi alla fine, gli eventi per le sorelle Rossignol precipitano ulteriormente). Una storia toccante, dolorosa e coinvolgente che celebra la resilienza dell'animo umano e la straordinaria forza delle donne.

domenica 10 aprile 2016

the painter's daughter

Sophie Dupont, figlia di un ritrattista, aiuta il padre nel suo studio, tenendo celati alla gente i propri lavori. Lo studio si trova in una piccola cittadina nel Devonshire, e spesso Sophie si trova a passeggiare per i sentieri della scogliera lungo la costa, un luogo molto popolare fra gli artisti e i poeti. E' proprio qui che Sophie incontra l'affascinante Wesley Overtree, il primo uomo a dirle che è bella.

Il capitano Stephen Overtree invece è abituato a prendersi in carico i doveri lasciati perdere dal fratello. A casa in licenza, viene inviato a recuperare Wesley. Sapendo che suo fratello ha affittato un cottage da un amico, il capitano si reca nel Devonshire e incontra miss Dupont, la figlia del pittore. La riconosce immediatamente da un ritratto in miniatura che porta con sé - una delle opere fatte (e abbandonate) dal fratello.

Ma il suo senso di felicità si spegne quando si rende conto che Wesley ha lasciato miss Dupont in attesa di un figlio, e se n'è andato in Italia in cerca di una nuova musa. Dato che Stephen ha intenzione di fare qualcosa di utile con la propria vita, propone a Sophie di sposarlo. Non le offre amore, e nemmeno un futuro insieme (è infatti convinto che, a causa di un'oscura predizione, sia destinato a morire presto in battaglia), ma può salvarla dallo scandalo. Se morirà in battaglia, lei sarà una vedova rispettabile, con la protezione della famiglia di lui.

Alla disperata ricerca di una via per sfuggire alla propria infelice situazione, Sophie acconsente a sposare quello straniero, e a viaggiare con lui verso la tenuta della sua famiglia. Ma a Overtree Hall, i suoi problemi saranno soltanto al principio.
Si pentirà di aver sposato il capitano Overtree, quando Wesley, pentito, farà ritorno? Oppure si troverà combattuta tra il padre del suo bambino e il suo crescente affetto per il marito che conosceva a malapena, e che nel frattempo è stato richiamato in servizio e si trova a Waterloo?