giovedì 28 giugno 2012

ovvietà (forse)

Art. 1
L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
[...]
Art. 4
La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.
Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.

A chi non fosse chiaro (lattanti, bambini in età non scolare, e alcuni ministri -tecnici o politici a 'sto punto non fa differenza), spiego che si tratta di due articoli della Costituzione della Repubblica Italiana. Non sono stata a riportarli tutti, ma soltanto due fra i primi, basilari, e più significativi.

Fra l'altro, non è certo casuale che nel logo della Repubblica sia stata inserita una ruota dentata, un ingranaggio, simbolo della fabbrica e del lavoro - chissà se la signora Elsa l'ha mai notato?

'Che poi le parole di chiunque possano essere travisate dai giornalisti, certo, è un'opzione possibile... voglio cercare ottimisticamente di pensare che sia andata così, tsk tsk...

mercoledì 20 giugno 2012

lover reborn

Potrei riassumere la mia esperienza di lettura di questo decimo libro della serie Black Dagger Brotherhood in tre momenti.

1) Prima di cominciare la lettura.
Sapevo da tempo che "Lover mine" sarebbe stata la storia dedicata a Tohr e alla sua nuova shellan, ma quando la Ward ha confermato che la controparte femminile sarebbe stata No'One ci sono rimasta male. Questo personaggio non mi diceva niente, mi pareva scialbo e slavato, e non mi sembrava adeguato per essere la nuova compagna di Tohrment. Anche perché, siamo sinceri, dopo aver conosciuto Wellsie, averne vissuto la perdita e aver visto come si era ridotto Tohr, nessun'altra avrebbe potuto andar bene come "sostituta".

2) A lettura in corso.
Ok, mi sono dovuta ricredere, e mi son detta che la Ward era di nuovo lei (dopo che "Lover unleashed" era stato un pochino deludente). C'era di nuovo il suo solito tocco magico, che mi faceva assaporare con estremo coinvolgimento le pagine, e me le faceva divorare come al solito, via una avanti un'altra.
Incredibile a dirsi, ma nonostante le mie riserve iniziali, Tohr e No'one stavano bene insieme, erano credibili come coppia. Anche la loro relazione aveva un senso, e veniva illustrata passo passo, mentre si stava formando (nonostante le resistenze dell'una e dell'altro).
E loro due mi piacevano, sì, alla fine li stavo apprezzando, nonostante continuassi a storcere il naso di fronte alla "scusa" che la Ward si era inventata, al fatto che per consentire all'anima di Wellsie di arrivare al Fade, era Tohr a doversi sganciare e a lasciarla andare. Un po' come, se facendo una telefonata, la controparte non mi agganciasse la cornetta e di conseguenza io non riuscissi più a telefonare. Assurdo. Dopo un po' la linea dovrebbe cadere in automatico. E dopo un po' l'anima di Wellsie avrebbe dovuto avviarsi naturalmente verso il Fade, indipendentemente da quello che chi le era sopravvissuto faceva o non faceva... Ma tant'è, l'autrice ha deciso in modo diverso...

E poi naturalmente, com'è d'uso negli ultimi libri della Ward, veniva raccontato molto altro. Qhinn e Blay continuano la loro "danza" di riavvicinamento, e ormai manca poco (la Ward ha confermato che il libro che uscirà all'inizio dell'anno prossimo sarà il "loro"!).
No'one, oltre ad ottenere un nuovo nome (Autumn) continua il suo percorso di rinascita riavvicinandosi a Xhex e ponendo le basi per un rapporto madre-figlia. Xhex e John Matthew sono invece alle prese con la loro versione dei "problemi in paradiso", e dopo essersi messi insieme e aver avuto da poco un libro dedicato tutto a loro, occupano gran parte anche di questo con i loro problemi di coppia (ecco, magari avrei dato loro un po' meno spazio - molto meno).
Il gruppo dei nuovi vampirozzi arrivato dall'Europa nel libro precedente (la Band of Bastards) si rivela per quello che si era già capito sarebbe stato: "materiale" di ricambio per le prossime storie. Non per niente Xcor e Throe cominciano a essere delineati meglio nella loro psicologia, e Xcor stesso avrà - molto probabilmente, suppongo - un futuro con Layla che la Ward ci racconterà (anche se all'inizio facevo il tifo per Throe, in questo senso...). E oltre a questo il gruppo dovrebbe rappresentare una valida controparte a Wrath e alla Brotherhood.

3) Le ultime 100 pagine (all'incirca).
Ecco, la parte finale del libro ha raffreddato un po' il mio apprezzamento complessivo. Perché cosa si è andata ad inventare la Ward? Quando finalmente il povero Tohr è stato pronto a dire addio alla sua Wellsie, con una vera e propria cerimonia in piena regola, e al contempo era bell'e che pronto a confessare i propri sentimenti a No'one/Autumn, salta fuori che in realtà No'one stava "vivendo" il suo periodo di purgatorio, e quindi il povero Tohr corre il rischio di ricevere un'altra mazzata dopo aver impiegato un sacco di libri per uscire dalla prima. Poi per fortuna l'intervento di Lassiter risolve la situazione, ma la Ward poteva benissimo gestire la questione in maniera diversa.
E inoltre mi ha fatto storcere un po' il naso anche il needing di Autumn trasmesso, a mo' di raffreddore, anche a Layla... basso mezzuccio per permettere, così di  punto in bianco, a Layla e Qhuinn di concepire insieme una figlia (di cui Qhuinn aveva avuto una visione premonitrice qualche tempo prima) - ma la povera Layla non si meritava anche lei qualche scambio un po' più romantico prima di ritrovarsi incinta?

giovedì 14 giugno 2012

bang bang tutta colpa di un gatto rosso

Questo titolo è un ebook della collana di EmmaBooks, casa editrice completamente "in digitale", declinata al femminile. Romanzi e racconti inediti di autrici conosciute al grande pubblico ed esordienti di alta qualità, riproposte di titoli fuori catalogo, classici della letteratura femminile, italiani e inglesi, in lingua originale o tradotti. EmmaBooks si prepara anche ad esplorare il campo della saggistica, della non fiction e della varia.

Viviana Giorgi ha parlato del suo "Bang bang tutta colpa di un gatto rosso" al Salone del Libro di Torino, durante un incontro di presentazione di EmmaBooks.
Il romanzo è narrato in prima persona.
Sì, è stata tutta colpa di un gatto rosso. Il mio. La bestia scappa dalla finestra a mezzanotte, e io mi butto in strada per recuperarlo, sexy come un sacco di patate, e incontro… l’uomo dei miei sogni, una specie di Marlboro Man che smonta non da cavallo, ma da una fiammante BMW. In altre parole, il mio nuovo vicino di casa. Lui mi fissa perplesso e incuriosito e il colpo mi arriva subito, preciso, bang bang, dritto al cuore, come nella vecchia canzone dell’Equipe ‘84. Nick, si chiama Nick. Io Nora. Non può essere un caso, mi dico, e mi butto in questa storia, a testa bassa, senza sospettare in che pasticci mi ficcherò. Perché è ovvio che nella nostra storia si infilino altre persone, e tutte con qualcosa da dire o fare. Viola, un’adorabile bimba di otto mesi; Tommaso, il prof, egocentrico, bastardo seduttore cui l’ho giurata; un’orda di adorabili femmine folli che altro non sono che le mie amiche del cuore; Camilla, la disinibita, e un piccolo esercito di suocere, madri, padri, tate e… una nonna diabolica. E, come se non bastasse, c’è un romanzo rosa che aspetta di essere tradotto, uno strano borgo in piena Milano dove la gente sembra diversa e un po’ pazza e, ahimé, c’è anche lei, Gabrielle, la stronza. Senza contare il gatto rosso.

Caricato sul mio e-reader, l'ho letto in un paio di giorni. E' stata una lettura veloce e poco impegnativa, ma piacevole, frizzante e divertente. Ho trovato piuttosto simpatico il personaggio di Nora, mentre quello di Nick mi è sembrato un po' troppo costruito a tavolino (troppo bello per essere reale, e un po' troppo geloso/precipitoso/decisionista per piacermi davvero): beh, lui non "mi ha colpita al cuore", ma qui si tratta di gusti personali...
Molto divertente invece tutta la cerchia di femmine folli (più amico) che vive nel Borgo, e ben tratteggiati anche gli altri personaggi di contorno, la famiglia di Nick, il professore, e il gatto Red, vero deus ex machina della storia.
Leggerò molto volentieri la prossima fatica letteraria di Viviana Giorgi :-)