lunedì 17 agosto 2015

l'isola degli onesti


Il detto "tutto il mondo è paese" a volte non è così vero, poiché all'estero mi è capitato di vedere cose che voi umani non vi potreste nemmeno immaginare...
Ops, ho sbagliato sceneggiatura. Intendevo dire che ho visto cose che nel nostro paese avrebbero di sicuro un esito diverso.
Come ad esempio lasciare una bancarella di frutta e verdura sguarnita del venditore, affidandosi soltanto all'onestà degli acquirenti.
L'ho visto sull'Ile de Brehat, in Bretagna, un delizioso lungo isolotto non troppo lontano dalla terraferma, dove si può trascorrere un'intera giornata andando a passeggio o noleggiando una bicicletta.
Il cartello indica di servirsi e di lasciare il pagamento dovuto nella buca delle lettere che si nota sulla parte destra della bancarella.
E posso confermare che la procedura veniva seguita, e i soldi venivano inseriti.


venerdì 7 agosto 2015

film di barbara cartland

Ho recuperato due film dei quattro basati sui libri di Barbara Cartland che vennero realizzati dalla tv inglese a cavallo degli anni Ottanta e Novanta, e che furono trasmessi anche dalla Rai. Ricordo che li passarono su Rai Due in prima serata, nel 1990, in un ciclo che avevano intitolato "Duello di cuori", e poi li ritrasmisero in replica almeno una volta in una delle estati successive.
In una di queste repliche ero riuscita a registrarne uno (ahimé solo uno...) su videocassetta, ma nel corso degli anni il nastro ha finito per consumarsi, visto che almeno una volta all'anno me lo riguardavo sempre. Il film che avevo (quello della bionda lady Caroline Faye che si fa passare per la sua dama di compagnia, e finisce per conoscere il segreto della "sorella" pazza di Lord Vane, di cui è innamorata) lo conoscevo quasi in ogni minima scena, mentre gli altri tre me li ero abbastanza dimenticati, dopo oltre vent'anni.

Per fortuna i due film che ho trovato sono proprio fra questi: li ho trovati soltanto in inglese (e senza sottotitoli). Alcune scene di "A hazard of hearts" mi si sono rivelate più familiari di "The lady and the highwayman", evidentemente all'epoca mi aveva colpito di più.
Ora devo mettermi alla ricerca dei due ancora mancanti.

L'intera serie dei 4 film è questa:
  • "A hazard of hearts" (Passione sotto la cenere) con Helena Bonham Carter, Marcus Gilbert, Diana Rigg
  • "A ghost in Montecarlo" (Un fantasma a Montecarlo) con Lysette Anthony, Sarah Miles, Marcus Gilbert
  • "The lady and the highwayman" (La bella e il bandito) con Hugh Grant, Lysette Anthony, Michael York
  • "Duel of Hearts" (Duello di cuori)  con Alison Doody, Michael York, Geraldine Chaplin



A hazard of hearts - 1987 (Passione sotto la cenere)
Sir Giles (Christopher Plummer) ha perso a carte tutte le sue proprietà giocando contro il viscido Lord Wrotham (Edward Fox).  C'è soltanto una cosa di valore che gli resta, ed è la sua bella figlia Serena (Helena Bonham Carter). Nel tentativo di riavere indietro ciò che ha perso, sir Giles punta con Wrotham anche la mano della figlia. Purtroppo perde, e realizzando la gravità di ciò che ha fatto, si suicida.
Lord Justin Vulcan (Marcus Gilbert), che è stato testimone della partita, sfida ai dadi Lord Wrotham. Vince e si ritrova proprietario del patrimonio di Sir Giles nonché della giovane Serena.
Lord Justin la manda a stare come ospite, insieme alla cameriera, a Mandrake Palace, dove vive sua madre, lady Harriet Vulcan (Diana Rigg), la quale non si dimostra troppo amichevole, e non fa mistero di nutrire intenzioni poco onorevoli nei confronti di Serena, alleandosi con Wrotham stesso.

In questa storia ci sono suspence, intrighi, oscuri segreti e passioni. E' un film piacevole, che non deluderà le fans del genere regency. E' carico dei cliché del genere, e credo che proprio in questo risieda il suo fascino. C'è di tutto: una giovane eroina coraggiosa, un affascinante libertino con un oscuro segreto, una madre coinvolta in imprecisati piani di contrabbando, un lord dissipato che perde tutto in una stupida scommessa, duelli, un rapimento, un matrimonio forzato e addirittura un bandito con un cuore d'oro. Tombola! In perfetto stile Cartland, l'eroe non va oltre i casti baci sulla fronte all'eroina, e la scena finale del film è il classico "lieto fine" di fronte all'altare.
Prendendo in prestito un'espressione letta in giro: il film "porta in vita un'era che sembra più di fantasia rispetto alla realtà che era davvero".

Naturalmente questo film io l'ho visto per la prima volta da adolescente, e da allora ne ho mantenuto un ricordo forse idealizzato. E' difficile darne una valutazione obiettiva, con i metri di giudizio attuali.
Helena Bonham Carter era proprio agli inizi della sua carriera, forse subito dopo "Camera con vista", e mi ricordo ancora che in quel periodo era frequente vederla in questi ruoli in costume, da giovane donna in stile bambola di porcellana. La cosa fa sorridere ora, quando siamo abituati ad vederla nei film di Tim Burton, e in ruoli ben più dark e drammatici. In quanto a Marcus Gilbert, l'eroe maschile del film, senza l'aiuto di IMDB non avrei assolutamente saputo quale fine avesse fatto (pare che abbia continuato a recitare).
 
 
 



The Lady and the Highwayman - 1988 (La bella e il bandito)
La storia è ambientata durante la rivoluzione inglese, nel 1649, quando re Carlo II e i suoi cavalieri stanno tentando di riprendere il potere a Cromwell. Lucius Vyne è sempre stato fedele al re, così come tutta la sua famiglia. Il re fugge infatti accompagnato dal giovane duca Lord Richard Vyne, cugino di Lucius. Ma Lord Vyne viene imprigionato, e sua sorella, lady Panthea, nel tentativo di salvarlo accetta di sposare il vecchio esattore Drysdale.
Mentre Panthea e il neo-marito sono in carrozza, vengono assaliti da un cavaliere mascherato, soprannominato Silver Blade, che in realtà è Lucius. Egli rivela a Panthea che il fratello in realtà è già stato giustiziato due settimane prima, poi uccide in duello il vecchio Drysdale e riporta Panthea a Manston Hall.

Quattro anni dopo Lady Panthea vive con una zia presso la corte del re, che ha riottenuto il trono. Là il re propone a Lady Panthea di diventare dama di compagnia della regina, e ciò rende particolarmente gelosa Lady Castlemaine, che è l'amante del re. Lady Castlemaine conspira con Rudolph Vyne, un altro cugino di Panthea, il quale vorrebbe ottenere per sè il titolo di duca che era del defunto Richard, poiché il parente più prossimo, Lucius, è diventato un bandito ed è probabilmente morto. Ma Lucius non è morto, e anzi ha continuato a combattere i veri nemici del re, un po' come una specie di Robin Hood. Panthea, che lo ama in silenzio da quando l'ha salvata dal marito, viene a conoscenza di una trappola per catturarlo e corre a salvarlo, dichiarandogli il suo amore.
Nel frattempo, Lady Castlemaine viene a conoscenza delle circostanze della morte dell'esattore, e fa accusare Panthea dell'omicidio del marito approfittando della partenza del re per la Francia. Lucius tenta di salvarla, ma entrambi vengono arrestati, imprigionati e condannati a morte. La vigilia dell'esecuzione, Lucius riesce ad evadere e salva Panthea in extremis. Altrettanto in extremis re Carlo II torna e sistema la situazione. Lucius accetta il titolo e sposa finalmente Panthea.

Il film è un classico racconto di cappa e spada, con buone dosi di romanticismo, gelosie e tradimenti.