domenica 20 marzo 2011

l'orsetto sfortunato


So benissimo dei seri problemi nucleari in Giappone, dei bombardamenti in corso sulla sponda opposta del Mediterraneo, del pazzo che minaccia di farcela pagare... ma la notizia che mi ha colpita di più quest'oggi è stata la morte dell'orso Knut. Eh, sarò sentimentale ;)

Un orsetto davvero sfortunato, ahimé, a partire dalle circostanze della sua nascita (nel dicembre 2006), quando la madre rifiutò lui e il fratellino, che però non riuscì a sopravvivere. Lo zoo di Berlino ne fece il suo simbolo, e sicuramente approfittò di lui per ottenere lauti guadagni extra, in quanto l'orsetto (mentre era un cucciolotto) divenne una vera e propria star planetaria. Una volta cresciuto però, cominciò ad essere un po' dimenticato.
Purtroppo anche il veterinario che lo allevò, allattandolo col biberon - Thomas Dorflein - ebbe una sorte sfortunata, in quanto morì di infarto nel settembre 2008 a soli 44 anni.
E ieri è toccato al povero Knut, davanti agli occhi increduli dei visitatori dello zoo di Berlino: ancora non si sa quale sia il motivo. Ciao, piccolo orsacchiotto sfortunato, se non altro ora avrai ritrovato il tuo papà adottivo...

lunedì 14 marzo 2011

buon compleanno Italia


Non so se anche nel resto d'Italia sia la stessa cosa, ma qui a Torino da un po' di settimane le vetrine dei negozi (principalmente quelli del centro, devo riconoscere...) sono tutte un tripudio di gianduiotti tricolore, di camicie e calzoni nei colori della bandiera, di gioielli dichiaramente ispirati all'evento.
La ricorrenza - giovedi 17 marzo sarà il compleanno dello stato nazionale italiano, 150 anni - qui a Torino si sente molto.
Mercoledi 16 ci sarà la notte tricolore, mentre venerdi e sabato il Presidente della Repubblica Napolitano sarà qui in città per inaugurare e re-inaugurare un po' di cosine, fra cui l'allungamento della linea della metro, e il Museo Nazionale del Risorgimento e quello dell'Automobile, entrambi riaperti e messi a nuovo dopo una chiusura di 4 anni.

Quello che però dà il senso esteriore della festa sono soprattutto le numerose decorazioni nelle piazze, i moltissimi tricolori che sventolano da balconi e finestre, e le vetrine addobbate a tema.



sabato 12 marzo 2011

merchandising reale


Oltremanica vige una legge non scritta, che accompagna ogni evento con il suo strascico di cianfrusaglie kitsch, per le quali gli inglesi vanno in visibilio. Questa consuetudine viene puntualmente rispettata anche per il matrimonio dell'anno, fra il principe William e Kate Middleton.
Oltre alle tradizionali tazze da te, alle mug e ai servizi di piatti, il merchandising ufficiale (e non) si è arricchito da pochi giorni anche della bambola della futura sposa, molto simile ad una Barbie, che ne riproduce fedelmente le fattezze.

La bambola è agghindata col vestito blu indossato da Kate in occasione del fidanzamento, e pare che ne sia prevista anche una versione con l'abito da sposa (disponibile soltanto quando si avrà qualche indiscrezione in più sul modello). Il costo è di 195 dollari (circa 140 euro), il che non la rende facilmente accessibile a tutte le tasche.

Anche la copia dell'anello di fidanzamento si trova in vendita, pure sul web, alla modica cifra di circa 60 sterline.
E nei giorni successivi al fidanzamento, un modello copia perfetta del suddetto abito blu di Kate era disponibile in una grande catena di abbigliamento inglese, ed è andato immediatamente a ruba.

Accanto a questi gadget più o meno "tradizionali", è stata anche creata una linea di profilattici dall'evocativo nome Crown Jewels, sulla confezione dei quali sono riportate le facce di William e Kate, con la scritta "Lie back and think of England"... davvero di classe: chissà cosa ne penserà la nonna Elisabetta?

Sembrano solo cianfrusaglie, ma alla fine il giro d'affari previsto - soltanto per il merchandising, e quindi per questo tipo di oggettistica - si aggira oltre i 200 milioni di sterline: cifra di tutto rispetto. E poi i giornalisti (quelli non inglesi) hanno un bel dire che si tratta di roba kitsch e nel criticare, ma io non mi trovo del tutto d'accordo con loro. Se mi trovassi a passare sul suolo inglese (cosa ahimé non prevista nell'immediato futuro) so che non riuscirei a resistere e mi procurerei di sicuro uno di questi oggettini con le facce di William e Kate, fosse pur solo una tazza o un sottobicchiere. In questo mi sento molto inglese anch'io ;)

giovedì 10 marzo 2011

il labirinto del fauno


Visto abbastanza per caso ieri sera (grazie alla mitica Rai 4). E'una pellicola del 2006 e ovviamente ne avevo già sentito parlare, ma credevo che fosse una storia puramente fantasy. Invece è un film a cui è molto difficile assegnare un genere ben preciso: secondo me prevale maggiormente l'aspetto storico/drammatico, a cui si affiancano digressioni fantasy che hanno però una loro giustificazione. Comunque un bel film, che mi è piaciuto molto, anche se non lo consiglierei comunque agli stomaci deboli, perché ci sono alcune scene un po' splatter, e anche perché l'atmosfera complessiva sembra opprimente, cruda e priva di speranza.

Spagna 1944. Ofelia è una ragazzina dodicenne che, insieme a sua madre, raggiunge il patrigno in un casale in mezzo ai boschi. Il patrigno - un uomo molto arrogante e crudele - è capitano dell'esercito franchista, e sta portando avanti una feroce azione di rastrellamento dei partigiani che si nascondono nella zona. La bimba cerca di aiutare la madre, che sta affrontando una gravidanza difficile.
Appena arrivata, scopre nel bosco vicino al casale un vecchio e fiabesco labirinto, al centro del quale c'è un grande pozzo con una scala a chiocciola che lo discende. In fondo al pozzo, Ofelia incontra un fauno, il quale le rivela che lei è in realtà la principessa di un regno sotterraneo, e che per ritornare in quello che è il suo vero mondo dovrà superare tre prove pericolose e difficili.
Ma forse i pericoli più grandi sono quelli della realtà "vera". Al casale, infatti, vi è anche una giovane donna, Mercedes, che sta aiutando i partigiani, con la collaborazione del dottore, fornendo loro cibo e medicinali, ma col rischio costante di venire scoperta.
Il finale non lo racconto perché sarebbe un delitto: basti dire che vi si arriva in maniera abbastanza sanguinolenta, ma ciò nonostante è un epilogo che lascia spazio alla speranza di un nuovo inizio.

venerdì 4 marzo 2011

l'impermeabile del cane

Stamattina nevicava come se fosse stato Natale, mentre ieri pioveva come nel più classico degli autunni (peccato solo che ci troviamo nei primi giorni di marzo...) Grazie a queste "felici" condizioni meteorologiche mi sono imbattuta in numerosi padroni di cani mignon (in maggioranza bassotti) che li stavano portando a spasso facendogli indossare il cappottino antipioggia.

Quanto mi fanno sorridere queste bestiole intabarrate nel loro bell'impermeabilino colorato? ;-D
(la foto non è mia: l'ho presa da Google perché non avevo la macchina dietro)