mercoledì 24 settembre 2014

tradizioni bretoni

Ci troviamo in Bretagna, io e le mie solite amiche compagne di viaggio, nella regione del Finistère, per la tappa che abbiamo prenotato nei pressi di Locronan.

Arrivati alla bucolica fattoria imboscata in mezzo alla foresta (più tardi, rincasando per la notte, una volpe ci avrebbe attraversato davanti ai fari dell'auto), la signora aveva appena finito di mostrarci la camera e ci stava spiegando come funzionava il discorso colazione per la mattina successiva. Dopo accenni a kouignamman e altre delizie burrose, ci dice che l'avrebbe servita un po' prima rispetto agli orari consueti della domenica, perché poi sia lei che il marito sarebbero andati in paese alla processione della Tromenie, e ci chiede se saremmo andate a vederla anche noi. Non sapevamo bene in cosa consistesse l'evento, ma ricordavo di averne letto qualche accenno sulla Lonely Planet, per cui ci siamo andate anche noi.

In pratica la Tromenie è una processione religiosa molto antica, che si svolge su un'area molto vasta. In Bretagna se ne svolgono alcune ancor oggi, e quella di Locronan è la più vecchia e forse la più famosa. La cosiddetta Grande Tromenie è lunga ben 12 chilometri, e si svolge ogni sei anni. La Petite Tromenie invece è più corta, e si tiene ogni anno la seconda domenica di luglio. Ed è quella che abbiamo visto noi. Non abbiamo seguito la processione, ma siamo andate in paese a vederne l'arrivo sulla piazza principale, e poi abbiamo assistito alla Messa.



Locronan è un villaggio carinissimo, la cui piazza centrale sembra non avere subito il passaggio dei secoli. Le facciate delle case sono ancora tutte in pietra, e sembra davvero di trovarsi trasportati indietro nel tempo. Per questo motivo il paesello è usato spesso come set cinematografico di film storici.

Buona parte degli abitanti hanno partecipato alla processione (inclusi i padroni della nostra fattoria) vestendo i costumi tradizionali bretoni, e portando bandiere e stendardi vari. Molte donne indossavano le classiche cuffie alla bigouden in pizzo ricamato.

martedì 16 settembre 2014

chi ha paura dello spoiler?

Piccolo sfogo. Non riesco a non rimanere basita di fronte ad alcune lamentele di certe persone sui social network. Provo a spiegare. Nulla di grave, sia chiaro, è una cavolata...
Se segui una serie televisiva basata su una serie di romanzi, il cui primo titolo venne pubblicato quasi venticinque anni fa, e se ti iscrivi a varie pagine dei social dedicate a questa serie,  immagino che tu lo faccia proprio per condividere pareri, leggere recensioni, altre opinioni, vedere fotografie e scene, eccetera. E lo fai anche perché vuoi avere qualche piccola anticipazione, qualche notizia in più, non negarlo, perché altrimenti non avresti nemmeno cercato la pagina del telefilm in questione. Dico bene? E non puoi essere così ingenuo da escludere che nessuno degli altri partecipanti non abbia anche letto i libri. Non puoi pensare di essere l'unico pivello che ha appena scoperto questa storia, suvvia! Il mondo esisteva (e girava) anche prima di te.

Quindi non urlare allo scandalo di lesa maestà se qualcuno degli altri fan ha l'ardire di parlare di qualcosa che non è ancora avvenuto nel telefilm (eh già, perché tantissimi degli altri fan hanno anche letto i libri, guarda un po'), e ti lamenti come se ti avessero pestato un piede. Sei davvero fastidioso e pesante, sappilo. Se non volevi rovinarti la sorpresa non dovevi navigare sulle pagine di questi social, e invece no, tu (e un altro piccolo numero di personaggi come te) devi scassare le palle agli altri cento che - secondo te - dovrebbero scrivere "spoiler" qui e "spoiler" lì ogni due righe. Ma fattene una ragione.

Sarà che io invece ricerco gli spoiler, se qualcosa mi interessa, e anzi sono contenta quando riesco a trovarne. Non mi rovinano minimamente la sorpresa del dopo, di quanto effettivamente leggerò quel pezzo del libro, oppure mi godrò la trasmissione dell'episodio. A me piacciono. Ma comunque, se non li gradissi, non mi sognerei mai di lamentarmi, tanto più se sono finita volontariamente sulle pagine spoilerose, forse con la curiosità nascosta di saperne un po' di più...
Se non mi piacesse, non navigherei più su quelle pagine, ma non chiederei certo agli altri di adeguarsi a me.