Piccolo sfogo. Non riesco a non rimanere basita di fronte ad alcune lamentele di certe persone sui social network. Provo a spiegare. Nulla di grave, sia chiaro, è una cavolata...
Se segui una serie televisiva basata su una serie di romanzi, il cui primo titolo venne pubblicato quasi venticinque anni fa, e se ti iscrivi a varie pagine dei social dedicate a questa serie, immagino che tu lo faccia proprio per condividere pareri, leggere recensioni, altre opinioni, vedere fotografie e scene, eccetera. E lo fai anche perché vuoi avere qualche piccola anticipazione, qualche notizia in più, non negarlo, perché altrimenti non avresti nemmeno cercato la pagina del telefilm in questione. Dico bene? E non puoi essere così ingenuo da escludere che nessuno degli altri partecipanti non abbia anche letto i libri. Non puoi pensare di essere l'unico pivello che ha appena scoperto questa storia, suvvia! Il mondo esisteva (e girava) anche prima di te.
Quindi non urlare allo scandalo di lesa maestà se qualcuno degli altri fan ha l'ardire di parlare di qualcosa che non è ancora avvenuto nel telefilm (eh già, perché tantissimi degli altri fan hanno anche letto i libri, guarda un po'), e ti lamenti come se ti avessero pestato un piede. Sei davvero fastidioso e pesante, sappilo. Se non volevi rovinarti la sorpresa non dovevi navigare sulle pagine di questi social, e invece no, tu (e un altro piccolo numero di personaggi come te) devi scassare le palle agli altri cento che - secondo te - dovrebbero scrivere "spoiler" qui e "spoiler" lì ogni due righe. Ma fattene una ragione.
Sarà che io invece ricerco gli spoiler, se qualcosa mi interessa, e anzi sono contenta quando riesco a trovarne. Non mi rovinano minimamente la sorpresa del dopo, di quanto effettivamente leggerò quel pezzo del libro, oppure mi godrò la trasmissione dell'episodio. A me piacciono. Ma comunque, se non li gradissi, non mi sognerei mai di lamentarmi, tanto più se sono finita volontariamente sulle pagine spoilerose, forse con la curiosità nascosta di saperne un po' di più...
Se non mi piacesse, non navigherei più su quelle pagine, ma non chiederei certo agli altri di adeguarsi a me.
Condivido molto. Come ho commentato qualche giorno fa su un altro blog che si lamentava dei cosiddetti spoiler, "lui alla fine torna in patria, si fa riconoscere dal figlio, sconfigge i pretendenti della moglie e riconquista il regno. Peccato gli muoia il cane". Mo' con questa fissa dello spoiler non leggeremmo più nemmeno l'Odissea.
RispondiEliminaIl solo caso per cui capisco è il giallo classico a enigma. Ma è ovviamente un'altra storia.
Sì, decisamente... per un giallo è un altro discorso :-)
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