venerdì 5 febbraio 2010

lover enshrined

Eccomi giunta alla fine di questo sesto libro della serie Black Dagger Brotherhood (Confraternita del Pugnale Nero nella traduzione italiana). L'avevo cominciato da qualche giorno, ma ieri sera ho fatto le ore piccole per finire le ultime 100 pagine: DOVEVO leggerle!
Beh, nel corso dei sei libri Phury è sempre stato il personaggio che sono riuscita ad inquadrare di meno: mi è stato alternativamente simpatico ed insopportabile più e più volte, anche nel corso dello stesso libro, prima fratello votato al sacrificio e all'autoflagellazione, poi drogato sulla china della rovina personale. E in realtà anche in questa storia - che dovrebbe essere quella dedicata a lui e Cormia - ho riprovato queste sensazioni ambivalenti nei suoi confronti. E il finale, con il ritiro in campagna della nuova coppia e di un manipolo di Chosen "liberate", mi è sembrato piuttosto tirato lì...
Di tutto il libro, le due scene memorabili, che mi hanno commossa di più, sono state quelle fra Qhuinn e Blay nell'infermeria (quanta tensione fra questi due! Non pensavo che un rapporto fra due uomini mi avrebbe toccata così delicatamente...) e l'abbraccio in lacrime fra John e Tohr. Bello, bello!
L'unica lamentela che mi sentirei di muovere alla Ward è che, una volta esauriti i libri a loro dedicati, Vicious e Butch compaiono sempre meno, sigh sigh...
E adesso mi butto a capofitto nel libro numero sette, la storia di Rehvenge...

1 commento:

  1. quelle scene lì sono da cuore infranto ;__; però te l'avevo detto che Qhuinn era uno da tenere d'occhio... ora preparati perchè nel prossimo John... ;)

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