domenica 11 luglio 2010

before sunset

Un altro gioiellino. Prima dell’alba (1995) è uno dei miei film cult, visto 4-5 volte, e quando son venuta a sapere che ne esisteva un seguito – Prima del tramonto (Before sunset) – con gli stessi attori (Ethan Hawke e Julie Delpy) e stesso regista (Richard Linklater), girato una decina di anni dopo, non mi sono data pace sino a quando non sono riuscita a recuperarne il DVD. Il film è uscito anche in Italia, ma evidentemente con una distribuzione e una promozione molto limitate, dato che non l’avevo assolutamente saputo...


Prima dell’alba terminava con Jesse e Celine che si davano appuntamento, di lì a 6 mesi, su quello stesso binario della stazione di Vienna, e il finale lasciava aperto l’interrogativo se si sarebbero presentati o meno all’appuntamento. E io avevo sempre voluto pensare di sì...

Before sunset è del 2004, nove anni più tardi. I due ragazzi twentysomething sono diventati trentenni. Jesse è diventato uno scrittore, e si trova a Parigi, nel mitico Shakespeare Bookstore, a presentare il suo romanzo, un libro ispirato proprio a quella notte viennese di tanti anni prima. E si ritrova improvvisamente davanti Celine, venuta proprio per lui, poiché per un caso fortuito ha saputo del libro.

Il fulmine colpisce due volte. Scattano di nuovo fra loro la complicità e la familiarità di 9 anni prima, sensazioni che in realtà non si sono mai spente ma hanno accompagnato entrambi negli anni.
Jesse si era presentato al rendez-vous viennese, ma Celine no perché impegnata col funerale dell’amata nonna: l’occasione di concretizzare i loro sogni e le speranze di allora era così andata persa.
Jesse si è sposato e ha un figlio, ma il suo matrimonio si è spento e non è più felice; mentre Celine lavora per un’organizzazione ambientale, e sta con un fotoreporter sempre in giro per il mondo, ma è più contenta quando lui è via e lei si trova da sola.

Ma ora Jesse e Celine hanno di nuovo poche ore insieme, un intero breve pomeriggio per decidere che cosa fare, se lasciarsi di nuovo sfuggire o se provare a giocare la carta del condividere i loro domani.
C’è un aereo che Jesse deve prendere la sera alle 10, ma resta da vedere se non finirà invece sedotto da una chitarra suonata in un delizioso appartamentino in cima a scale scrostate, da una tazza di tè,da un gattino che si aggira nella stanza (Que tu es mignon, n’est-ce que pas?), e da una Celine che ondeggia sensualmente sulle note di una canzone di Nina Simone infilata nello stereo.


Finale aperto anche stavolta, ma con maggiori ragioni per credere che i due non butteranno via questa seconda chance. Sequel pienamente all’altezza del primo film, fatto dallo stesso cast, sia artistico che tecnico. Dialoghi e conversazioni serrate fanno sì che il film, nonostante duri solo 1 ora e 17 minuti, risulti ricco ed intenso.
Mi sono goduta di più gli scorci parigini rispetto a quelli viennesi, perché li conoscevo di più e perché erano illuminati dalla luce di un caldo pomeriggio estivo, invece di essere scorci notturni.

2 commenti:

  1. Ecco, ora m'hai fatto venire voglia di vedere un seguito che mi ero sempre rifiutata di vedere. Sgrunt.

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  2. ...prima dell'alba me ne aveva parlato tanti anni fa una persona a cui tenevo tanto, ieri sera l'ho visto per caso su rai4 (per caso perchè sono a letto ammalato), mi è piaciuto un sacco anche se non sono amante delle commedie romantiche. oggi ho visto il seguito, Francy se hai amato il primo non potrai far altro che amare il seguito.

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