lunedì 4 aprile 2011

le mostre alle OGR

Come già detto, in questo periodo a Torino è tutto un pullulare di mostre, un fiorire di eventi legati al 150° anniversario dell'Unità d'Italia.

Nel weekend sono andata alle OGR a visitare una mostra che mi ha davvero sorpresa, mi è piaciuta molto e consiglio caldamente a chiunque si trovi a fare un salto qui a Torino nei prossimi mesi.

Innanzitutto partiamo dagli spazi che la ospitano: le OGR, acronimo che indica le Officine Grandi Riparazioni.
Si tratta di un magnifico esempio di archeologia industriale inserito nella zona semi-centrale della città, 190mila metri quadrati di imponenti capannoni (con navate lunghe sino a 200 metri) in cui si revisionavano e riparavano locomotive e carrozze ferroviarie. Le OGR sono rimaste in funzione sino agli anni '70 del Novecento e definitivamente abbandonate alla fine degli anni '90. Un luogo già pittoresco di per sé, che non mi era mai capitato di visitare all'interno. Questa è infatti la prima volta che le OGR vengono ri-utilizzate per l'allestimento di uno spazio espositivo.

Nelle OGR sono ospitate, sino al prossimo autunno, tre grandi mostre che fanno parte degli eventi per "Italia 150": "Fare gli italiani", "Stazione futuro" e "Il futuro nelle mani".

Fare gli italiani. 150 anni di storia italiana.
Dal 17 marzo al 20 novembre 2011


I protagonisti della mostra sono gli Italiani, considerati di volta in volta nei loro aspetti di diversità, nella pluralità dei loro volti e delle loro tradizioni, ma anche in tutte quelle fasi che li hanno visti avvicinarsi e unirsi in un sentimento di comune appartenenza. Un percorso che riflette sul lungo processo di formazione dell’identità nazionale, con un grande allestimento multimediale di 10.000 mq che segue le tappe fondamentali della vicenda unitaria con due criteri narrativi paralleli. Uno cronologico, l’altro tematico.
Un percorso lungo 150 anni durante il quale “siamo diventati italiani”.


Nel percorso espositivo, i momenti più significativi vissuti dall’Italia unita sono raccontati all’interno di 13 isole tematiche, che consentono al visitatore di acquisire una visione complessa e profonda dei movimenti, meccanismi e fenomeni di lungo periodo che hanno condizionato la storia del Paese. Tra queste: il mondo contadino, la scuola, la Chiesa, i movimenti migratori, la prima guerra mondiale, la seconda, i partiti di massa, la mafia, l’industria e, ancora, i consumi, i trasporti, i mezzi di comunicazione di massa: dapprima i quotidiani e i periodici, e poi la radio e la televisione, i vettori che più di tutti hanno saputo raggiungere i diversi strati della società italiana. Veicoli di cultura, intrattenimento, informazione e talvolta di omologazione, hanno contribuito in maniera decisiva allo sviluppo di un retroterra comune di conoscenze e di un immaginario condiviso.


I 150 anni dell’Unità d’Italia sono rappresentati attraverso una pluralità di strumenti, narrazioni e linguaggi, anche con il supporto di filmati interattivi e apparati multimediali. Veri e propri scenari teatrali, all'interno dei quali si cammina e si partecipa.

Stazione futuro. Qui si rifà l'Italia
Dal 17 marzo al 20 novembre 2011


La mostra è un viaggio che prende avvio nel presente e che conduce a guardare l’Italia di domani, quella che saremo, e anche quella che vorremmo, attraverso le idee che già oggi sono sul territorio e che entreranno a far parte della nostra vita nei prossimi dieci anni. Perché il futuro non è utopia, idealismo o fantascienza, ma è fatto dalle tante piccole e grandi storie di chi lavora ogni giorno.

Il cuore della mostra è costituito dalle idee, dai prototipi, dai prodotti, dai processi che rappresentano la migliore espressione della creatività e dell’innovazione italiana. Provengono da istituzioni pubbliche, dai centri di ricerca privati, delle grandi aziende e dai singoli inventori, e sono raccolti in aree tematiche individuate sulla base di una valutazione dei perni attorno ai quali girerà il cambiamento locale e globale nei prossimi dieci anni: energia, protezione del territorio, rifiuti, chimica, tessile, mobilità, casa, cibo e salute, comunicazione, lavoro, robotica e spazio.

5 commenti:

  1. Sono felice che ti sia piaciuta la tua giornata alle OGR! Io lavoro proprio lì...
    Bel blog, complimenti! ;-)
    Silvia

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  2. Bellissimo post! Io avevo fatto richiesta per fare la volontaria, ma non mi hanno presa :-(

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  3. Interesantissime queste mostre di cui parli, e il luogo che hanno scelto per presentarle mi sembra proprio azzeccato! Mi piacerebbe farci un salto!
    Un grande bacio!

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  4. Io ho intenzione di andarci prossimamente :)
    Bel blog!

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  5. Grazie per i complimenti ;)
    In effetti anch'io ho intenzione di ritornare a vedere la mostra alle OGR, perché la prima volta avevo sottostimato il tempo necessario, e quindi (a causa di un altro impegno) son dovuta andare via prima di essere riuscita a vedermela tutta con calma. Devo tornarci, ne vale sicuramente la pena!

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