martedì 24 luglio 2012

le uova dello zar

Fabergé alla Venaria
Reggia di Venaria Reale, Torino
(27 luglio - 9 novembre 2012)


L'estate alla Reggia s'illumina con i bagliori dei gioielli del celebre orafo Carl Fabergé e di altri rari monili dell’epoca imperiale russa.
Ogni anno, nel giorno di Pasqua, seguendo la tradizione ortodossa, lo Zar regalava alla Zarina e all’Imperatrice madre un "Uovo" unico e prezioso. All’interno era contenuta una lussuosa sorpresa, simbolica, celebrativa di avvenimenti particolari legati alla storia del regno e della famiglia imperiale. A realizzarli con i materiali più preziosi il grande gioielliere russo, Carl Fabergé, detto "il Cellini del Nord", che creò così uno dei miti di ricchezza e sfarzo della Russia imperiale. Era lo stesso Fabergé a presentare a corte il prezioso Uovo a cui lavorava per tutto l’anno per stupire lo Zar con l’originalità delle composizioni e la maestria delle creazioni.
La tradizione prese avvio dal 1885, quando Alessandro III regalò l’Uovo con Gallina all’imperatrice Maria Feodorovna e venne proseguita da Nicola II che dal 1894 fino al 1917 commissionò ogni anno due Uova, una per la moglie, la Zarina Alessandra Feodorovna, e l’altra per l’Imperatrice madre. L’Uovo più spettacolare venne realizzato nel 1896, nell’anno della solenne Incoronazione di Nicola II come “Zar di tutte le Russie”. Per l’occasione la sorpresa dell’Uovo, realizzato in smalto giallo e decorato con aquile bicefale, fu il modello della carrozza dei sovrani (in oro, platino, smalto rosso, diamanti, rubini e cristallo di rocca) sovrastata dalla corona imperiale.

In esposizione si possono ammirare quattordici esemplari unici delle famose Uova pasquali di Fabergé, eccellenza di una produzione artistica che raggiunse l’apice nel passaggio tra Otto e Novecento: costituiscono la più importante collezione al mondo di questo genere.
Tra queste, si trovano ben nove Uova-gioiello imperiali, ormai entrate nel mito, realizzate in oro, pietre preziose e materiali pregiati, oltre alla romantica sorpresa a forma di cuore dell’Uovo del 1897.

La mostra è dedicata appunto alle opere di alta oreficeria realizzate dal celebre Carl Fabergé, conosciuto anche come Karl Gustavovič Faberže (1846-1920), Maestro gioielliere della corte imperiale dei Romanov. Sono esposti anche 350 preziosissimi capolavori prodotti dalla fabbrica orafa di San Pietroburgo, oggi appartenenti alla collezione della Link of Times Foundation di Mosca. Le opere svelano con la loro bellezza i segreti dei maestri orafi della Maison Fabergé nella lavorazione dei metalli e pietre preziose, oro, argento, cristallo di rocca, diamanti e perle, e soprattutto degli smalti trattati con procedimenti particolari tali da conferire sfumature di colori meravigliosi e cangianti.
La mostra illustra il vasto repertorio di oggetti decorativi e accessori di rappresentanza prodotti dalla bottega orafa: dalle cornici per le sacre icone agli orologi, dai set da scrivania alle scatole da sigarette, alle fibbie, borsette e gioielli per signora.

L’evento espositivo della Venaria è anche l’occasione per rievocare i rapporti tra la corte dei Romanov e la corte dei Savoia, dalla visita dei nipoti di Caterina la Grande, i cosiddetti "Conti del Nord" che nell’aprile del 1782 frequentarono proprio la Reggia di Venaria durante il loro famoso Gran Tour, fino al soggiorno dell’ultimo Zar Nicola II in Piemonte, nell’aprile del 1910, quando venne ricevuto al Castello di Racconigi dalla corte e dai rappresentanti del Governo italiano. Sono presentati, attraverso immagini fotografiche e apparati scenografici, i protagonisti del tempo e l’immenso territorio della grande madre Russia.

2 commenti:

  1. Quando ho letto il titolo, credevo a qualcosa da mangiare... Stavo per prender la macchina e andare a Venaria.

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  2. eh eh :) Gli zar avranno anche avuto le uova tempestate d'oro zecchino, ma non hanno mai avuto il piacere di gustarsi un piccolo ovetto di cioccolato Kinder, ad esempio...

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