mercoledì 23 dicembre 2015

bridget jones, un amore di ragazzo

Sono stata felice di constatare, a fine lettura, che il timore che questo sarebbe stato un libro che avrei odiato non si è realizzato. Bridget Jones 3 non mi è dispiaciuto. Ma perché avevo questa paura? Semplicemente perché la Fielding fa la carognata di far morire Mark Darcy - prima ancora dell'inizio del libro - e di lasciare Bridget vedova, con due bimbi piccoli a carico; Billy e Mabel. Ecco il motivo per cui mi ero tenuta lontana dal libro per un paio di anni (è uscito nel 2013), e non l'avevo ancora affrontato.
Quando è stato pubblicato, la mancanza di Mark Darcy  (oh, per me non c'è niente da fare: dico Mark Darcy e mi viene sempre in mente lui,  Colin Firth!) era stata ampiamente resa nota, e questo mi aveva reso antipatico il libro.
Sono una forte sostenitrice del terzo diritto imprescindibile del lettore (Pennac docet) - "il diritto di non finire un libro" - inteso come diritto di non finire/proseguire una serie/saga letteraria se l'autore me la snatura o parte per la tangente.

Però in questi giorni mi sono trovata ad avere sotto mano il libro incriminato, e essendo nella fase di "che libro leggo adesso?" l'ho cominciato, pur col bagaglio di tutti i pregiudizi che mi ero fatta. E sorprendentemente, alla fine, il libro mi è piaciuto.

Nonostante tutto, la Bridget del libro numero 3 non è poi troppo diversa da quella dei primi due diari, anche se spesso i pensieri rivolti a Mark fanno capolino, e nonostante la sorta dei cinquant'anni sia stata varcata e quindi i problemi e le priorità siano cambiati.
Gli amici storici di Bridget continuano ad essere presenti (anche se per fortuna le serate-sbornia sono drasticamente diminuite), la madre è rimasta anche lei vedova e vive in un'arzilla casa di riposo; anche Daniel è sempre il solito mascalzone (seppur padrino dei figli di Bridget e Mark).

Ma dopo cinque anni di lutto la nostra eroina è pronta per provare a rituffarsi nella vita, passando prima attraverso le gaffe con l'uomodallagiaccadipelle, avendo poi la botta di culo di trovare (su Twitter!) un trentenne fighissimo e amabilissimo con cui le cose vanno divinamente, e finendo per approdare ad una relazione definitiva - potenzialmente più paritaria - con un insegnante della scuola di Billy. Ovviamente la Fielding non perde occasione per disseminare nel diario di Bridget i resoconti del suo tragicomico rapporto con Twitter e coi social network.

So che sono in corso in questo periodo le riprese del terzo film di Bridget Jones. Ci sono sempre Reneè Zellweger (non so se sia riuscita a ripristinarsi la faccia in qualche  modo!), Colin Firth e poi la new-entry Patrick Dempsey. Questo mi porta ad avere dei dubbi sul fatto che il film sia la trasposizione di questo terzo libro, poiché Mark Darcy/Colin Firth non dovrebbe esserci (al massimo in qualche flashback...). Ma posso anche sbagliarmi. Quando la produzione diffonderà qualche notizia in più sapremo meglio...

Nessun commento:

Posta un commento