giovedì 4 aprile 2013

insofferenze da metro

Due mattine fa mi sono fatta le mie consuete 14 fermate di metro con la tizia seduta davanti a me che ha parlato constantemente al cellulare per tutto il tempo. Stava parlando dei cazzi suoi con una sua amica, e lo faceva con una voce forte e profonda, che mi urtava non poco (sapete com'è, con 'ste sensazioni epidermiche di rifiuto non c'è molto da fare...). Il tutto mentre io tentavo miserevolmente di leggere il mio libro...
Stamattina di nuovo metro, e chi sale alla fermata successiva alla mia, e si viene a sedere nell'unico posto libero, esattamente di fianco a me? Ma di nuovo la stessa tizia, no? già dotata di cellulare all'orecchio e con la conversazione già in corso mentre entrava - tanto che l'ho riconosciuta non perché l'abbia guardata in faccia (stavo infatti già leggendo), ma dalla voce irritante. E ovviamente è di nuovo andata avanti per tuuuutto il tragitto a parlare, parlare e parlare di nuovo dei cavoli suoi ad alta voce. Dio che palle!

Ora, ci sono tre categorie di persone che ODIO trovarmi accanto sui mezzi, e ancor più al mattino (più o meno presto):
1) quelli che hanno gli auricolari infilati nelle orecchie e hanno il volume del loro tunz-tunz come se fossero in discoteca (tanto che si sente 'sto rumore sino al fondo della carrozza), normalmente si tratta di ragazzotti;
2) quelli che parlano per un'eternità al cellulare a voce alta, rendendo edotti tutti coloro che li circondano delle loro vicende (e qui la categoria è molto ampia, uomini o donne, giovani o vecchi indifferentemente) - quando me ne trovo uno di fianco maledico sempre la Metro torinese che consente di parlare al cellulare anche a bordo dei treni, in galleria...
3) quelli che entrano e ti si piazzano accanto dopo aver fumato: mi basta una quantità millesimale di fumo per sgamarli, mi sento un piccolo beagle nel riconoscerli. Non posso farci niente, l'odore mi dà fastidio, e sono stra-certa che venga passato anche ai miei abiti e a miei capelli, stando accanto a loro.


3 commenti:

  1. Sei una repellente piccolo-borghese.

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  2. Perché su queste pagine (il MIO spazio) scrivo di cosa mi piace e di cosa invece mi dà fastidio? Guarda che sei libero/libera di andare altrove se non condividi... (invece di lasciare commenti velenosetti nei post - nessuno ti ha obbligato)

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  3. Io ti capisco, invece. Essendo imbevuto di arcaico riserbo sabaudo, quando sento qualcuno che parla ad alta voce degli affaracci suoi mi vergogno per lui/lei (oltre a considerare quanta energia si sprechi inutilmente nel racconto di avvenimenti banali e tristi:-))

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