lunedì 16 novembre 2009

luxus


Luxus. Il piacere della vita nella Roma imperiale
Museo di antichità, Torino, fino al 31 gennaio 2010
“Luxus" rappresenta un viaggio nel piacere del vivere nell'antica Roma imperiale, ma è anche una mostra dedicata agli uomini, al loro amore per la vita, ai loro eccessi e alle loro debolezze, alle caratteristiche più effimere, ma profonde, che rendono l'umanità, ieri come oggi, così contraddittoriamente uguale a se stessa. È un percorso artistico e sensoriale che offre ai visitatori l'occasione di accostarsi a diversi aspetti del vivere antico illustrati dalle splendide opere d'arte o dai più diffusi oggetti della vita quotidiana.

E' l'ultima mostra che ho visitato e l'ho trovata davvero interessante. Oltre alla visione dei pezzi esposti, ho sperimentato con il mio naso i profumi in uso all'epoca - incenso, mirra, nardo, cardamomo, rosmarino e vari altri, alcuni oggi sconosciuti - ascoltando i suoni delle cetre e dei sistri. Ho scoperto con viva curiosità che le acconciature delle donne romane non sono sempre state uguali, ma sono variate molto da un decennio all'altro, in epoca imperiale, esattamente come succede oggi (e questo nell'esposizione è illustrato bene da numerosi busti di imperatrici e donne patrizie). Ho visto gioielli di quasi duemila anni che mi hanno stupita per la loro modernità (peccato che nel bookshop non ci fossero delle loro riproduzioni a prezzi accessibili...)
E nell'ultima saletta ho "ritrovato" un giocattolo che avevo già visto tanti anni fa, quando ero bambina: la bambola di Crepereia Tryphaena. Costei era una giovinetta romana, il cui sarcofago fu ritrovato durante i lavori di edificazione di alcune fondamenta, e che era stata seppellita accompagnata da un cofanetto con pettini e corredi vari, e con questa bellissima bambolina in avorio, una vera e propria Barbie ante-litteram, con gli arti snodati e dalle fattezze precise e delicate. Mi ricordo benissimo la bambolina e la sua proprietaria perché l'intero sarcofago e il contenuto erano stati esposti a Torino a Palazzo Madama nei primi anni Ottanta e alle elementari ci avevano portato a vederlo, avrò avuto 7-8 anni. Lo scheletro di quella ragazza mi aveva molto impressionato, e mi aveva fatto anche paura tanto che me l'ero sognato per diverse notti di fila... :-) La storia che però ci avevano raccontato mi era rimasta ben presente, tanto che quando ho intravisto la bambolina da lontano, in questa mostra, l'ho subito riconosciuta, nonostante fossero passati molti anni.

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