Marco Aime - Il lato selvatico del tempo
Pennellate di un mondo e di credenze che stanno inesorabilmente
sparendo... Il libriccino non è un saggio vero e proprio, ma non si
limita nemmeno a narrare semplicemente l'anno trascorso da Aime alla
Chalancho... Come per l'autore, anche per me queste tradizioni sono
state molto familiari durante l'infanzia, durante le estati trascorse in
montagna al paese dei nonni.
Fred Vargas - Parti in fretta e non tornare
E' il primo della Vargas che leggo, ma ho già fatto incetta di diversi
altri suoi titoli, tanto mi è piaciuto questo. Il microcosmo di
personaggi intorno a place Edgar Quinet brulica intorno al lettore;
sembrava anche a me di essere lì in mezzo a Montparnasse ad ascoltare il
banditore...
Eve Ensler - I monologhi della vagina
Bello. Sdoganato già dalla copertina l'uso della parola "vagina" mi
aspettavo però di trovarvi dentro molta più giocosità e spensieratezza. O
almeno lo speravo. Vi sono invece capitoli molto tragici e forti: gli
stupri etnici nella ex-Jugoslavia, le donne di conforto, le mutilazioni
genitali. Ci sono ancora diverse questioni da sistemare...
"[...] Questo dolore è realtà pura
E io non riesco a capire
Cosa mai s'impossessa di un uomo perché possa
Portare una donna a odiare se stessa
Come immondizia farla sentire [...]"
Dan Brown - Angeli e demoni
L'ho cominciato un po' prevenuta (non è possibile che l'autore faccia
dire al protagonista - un accademico statunitense - che non ha mai
sentito nominare il CERN!!!) e poi stavo quasi per ricredermi, in quanto
la parte romana (le prime tappe della ricerca delle Chiese
dell'Illuminazione) stava cominciando a piacermi e a farmi venir voglia
di divorare le pagine.
Ma all'incirca da quando Langdon rimane
chiuso negli Archivi Vaticani non ho più potuto fare a meno di pensare:
"ok, sto davvero leggendo un fumettone"... soprattutto con la mitica
scena dei due che escono incolumi - ciascuno a suo modo -
dall'elicottero!!!
Constance Heaven - Il posto delle pietre
Recuperato su una bancarella dell'usato, è uno di quei bei romanzetti di
qualche decennio fa (e uso questo termine con un'accezione che non
intende essere negativa, tutt'altro!) che fondevano mirabilmente
avventura, amore e un pizzico di mistero, con estremo garbo, senza
eccedere in alcuna di queste direzioni.
Charlaine Harris - Finché non cala il buio
Mi chiedo come mai ho impiegato anni per decidermi a leggere la serie di
Sookie - eppure la conoscevo per sentito dire. Perché è davvero carina,
mi è piaciuta... Ci è voluto il telefilm per convincermi finalmente a
cominciarla ("True blood", per chi non lo sapesse...)
Non serve una
lettura molto approfondita per notare che i problemi di integrazione
dei vampiri nella comunità umana sono metafora delle difficoltà di
integrazione del "diverso", del presunto "infetto": neri, omosessuali,
chiunque devii dalla linea principale della società.
Charlaine Harris - Morti viventi
La Harris inserisce nello stesso libro due vicende fra loro scollegate e
lontane: l'omicidio di Lafayette + la comparsa della menade (brrr...) a
Bon Temps, e la misteriosa scomparsa di un vampiro a Dallas, ad opera
della Confraternita del Sole. Sookie si ritrova sballottata in entrambi i
casi.
Questo secondo libro della serie mi è piaciuto meno di
quello precedente, l'ho trovato più dispersivo. Bill ha cominciato a
diventarmi leggermente antipatico (non c'è mai quando Sookie avrebbe
bisogno di lui, e troppo spesso ha degli atteggiamenti da fidanzato
"padrone"), mentre il vampiro Eric ha iniziato ad acquisire maggiore
appeal di quanto già non avesse (è pur sempre un vichingo tramutato in
vampiro, eh bè...)
Charlaine Harris - Dead to the world
Assolutamente il mio preferito della serie, almeno sino ad ora (ma
suppongo anche più in là...) La forte presenza di Eric (e che presenza!)
contribuisce all'assegnazione di quattro stelline. Per contro, in
questo libro Bill non c'è quasi, ma non si sente assolutamente la sua
mancanza, tutt'altro... I cattivi di turno sono un gruppo di streghe
mannare, bevitrici di sangue di vampiro. Sookie entra in contatto con un
gruppo di mutaforma pantere, che cambieranno completamente l'esistenza
di una persona molto vicina a lei. E poi saltano fuori anche le fate...
David Safier - L'orribile karma della formica
Bellino, anche se totalmente irrealistico e con un finale scarsamente
credibile. La storia comunque è simpatica, e non ho potuto fare a meno
di trovare altrettanto simpatica anche Kim, già ai tempi della sua prima
vita. Inoltre l'idea di tirare in ballo anche le varie reincarnazioni
di Casanova è davvero spassosa. Per cui il libro è senz'altro caruccio e
si legge senza problemi... solo che chiusa l'ultima pagina non mi sono
rimaste in memoria perle filosofiche di saggezza o particolari
insegnamenti di cui far tesoro. Lettura leggera (dall'autore del
telefilm tedesco "Lolle", qui alla sua prima "fatica" letteraria).
Gianni Bisiach - I Kennedy
Nonostante il titolo (a mio parere leggermente fuorviante), il volume è
incentrato principalmente sulla figura di JFK e, secondariamente, di
Robert Kennedy. Le scarse stellette nascono da questa caratteristica del
libro, che in parte mi ha delusa proprio perché - dal titolo - io mi
aspettavo di leggere una storia più ampia della famiglia, della dinastia
kennediana. E che dire della prima parte: una settantina di
pagine dedicate alla cronaca della morte di John John Kennedy,
probabilmente aggiunte contestualmente all'accaduto... sembrano
appicicate come una sorta di introduzione a un libro pre-esistente,
dedicato tutto a JFK, non certo a tutta la famiglia.
Karen Hawkins - Sleepless in Scotland
Lettura abbastanza standard, libretto carino ma non sono stata
folgorata. Eppure il protagonista ha del potenziale: vittima della
maledizione che pesa sulla sua famiglia, i MacLean, possiede la capacità
di controllare - in parte - i venti e le tempeste.
Se escludiamo
l'onnipresente parlata della nonna e quella dei servitori, di scozzese
resta ben poco nella vicenda, che potrebbe essere tranquillamente
ambientata in un posto generico della Gran Bretagna.
Karen Hawkins - The laird who loved me
Decisamente bellino. E molto divertente. Mentre il precedente della
serie mi era sembrato piuttosto scialbo (protagonisti inclusi), questo
qua invece mi è piaciuto molto e mi ha fatto davvero ridere. Alexander e
Caitlyn sono due degni antagonisti e fra loro vi sono sfide e scintille
continue dall'inizio alla fine.
Il ritorno del lupo nelle valli torinesi
L'impressione che ho avuto dopo aver chiuso l'ultima pagina è che il
libro dedichi, giustamente, molto spazio ai numerosi motivi per cui è
giusto che questo animale ritorni a popolare le valli torinesi, ma che
al contempo tenti di minimizzare le voci di chi non è d'accordo (in
primis i pastori, che vedono minacciato il loro metodo di lavoro).
Io provo una profonda attrazione nei confronti del lupo, un animale che
mi ha sempre affascinata tantissimo, ma capisco anche le motivazioni
contrarie che animano queste categorie. Sarebbe stato necessario che le
amministrazioni pubbliche avessero prestato loro maggiore attenzione,
con un'opera di comunicazione mirata e completa, invece di aver
mantenuto un alone di segretezza e mistero quando ci furono i primi
avvistamenti di lupi, al principio degli anni Novanta.
Nel libro
sono presenti numerose foto prese "sul campo", e tratte dai primi
filmati che hanno testimoniato il ritorno del lupo nelle valli in
questione, dopo quasi un secolo di assenza.
Andrea Bajani - Cordiali saluti
Piuttosto deprimente, con un finale che non ho capito. E poi troppo uso
del discorso indiretto libero, gestito in modo un po' particolare per i
miei gusti... Le lettere del Killer sono però grandiose, nel loro nudo e
amaro cinismo aziendale.
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