venerdì 26 agosto 2011

che delusione!

Voi cosa pensereste di trovare nella filiale di Amsterdam dell'Hermitage? Io credevo innanzitutto di trovarci una bella selezione di opere, magari di quelle normalmente conservate nei magazzini di San Pietroburgo, e magari esposte qui ad Amsterdam a rotazione (una selezione comunque corposa, data la quantità enorme di opere che deve possedere il museo).

E poi, visto che veniva pubblicizzata una mostra sulle icone russe, supponevo che quest'ultima fosse una mostra temporanea, accanto all'esibizione permamente.

Ecco, mi sbagliavo in pieno, perché non esiste alcuna collezione permanente in questo Hermitage.
Dopo aver visitato le icone (e venti minuti mi son stati più che sufficienti) l'ho cercata a vuoto girando come una trottola fra i corridoi, e alla fine ho chiesto ai sorveglianti, che mi hanno risposto che non esisteva (guardandomi anche come se gli avessi chiesto una cosa assurda).

L'Hermitage di Amsterdam ospita soltanto mostre temporanee, e al di fuori di quelle non c'è nulla (escludendo un ristorante-cafè). Quindi quest'estate c'era soltanto la mostra sull'arte sacra e sulle icone russe, collocata su due piani in un'ala del complesso museale.
Il museo ha spazi grandissimi (era una ex-casa di riposo) ma vuoti, per niente sfruttati. Esistono soltanto 3 grandi stanze, affacciate sul canale, con un paio di busti e una decina di quadri in tutto, nelle quali vengono delineati i collegamenti fra Amsterdam e la Russia, fra gli Orange e i Romanov, e dove sul pavimento c'è un'interessante e curiosa riproduzione della mappa dell'Hermitage russo confrontato con quello di Amsterdam (la prima occupa tutta la stanzona, la seconda si può facilmente calpestare tutta, tanto è piccola al confronto). A parte ciò, il nulla.
Il bookshop è al pian terreno, ed è decisamente più grande dell'area espositiva stessa.

Fortunatamente ho visitato il museo gratis, avvalendomi dell'I-Amsterdam Card, altrimenti avrei dovuto spendere 15 euro per vedere principalmente corridoi e grandi spazi vuoti.

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