venerdì 26 agosto 2011

il museo delle borse

Chiunque si rechi ad Amsterdam e abbia intenzione di visitare almeno un paio di musei, sappia che gli conviene senza dubbio acquistare la tessera I-Amsterdam Card, che gli consentirà di entrare gratis in un sacco di musei, viaggiare sui mezzi pubblici e anche fare un viaggio in battello sui canali. Bè, gratis relativamente, visto che la tessera si paga abbastanza, però un utilizzo accorto e un minimo di programmazione permettono di ammortizzarne ampiamente il costo.

Ad esempio, nel mio recente soggiorno, ho fatto la tessera da 3 giorni, pagandola 59 euro, e sono riuscita ad infilarci dentro visite e compagnia bella per almeno 150 euro. Ne ho coperto largamente il costo, e sono andata a visitare anche luoghi nei quali molto probabilmente a biglietto pieno non avrei neanche pensato di entrare.

Non rientra però in questa categoria il Museum of Bag and Purses (TassenMuseum), che ero curiosissima di visitare sin da quando ero venuta a sapere della sua esistenza. Tre piani di borse e borsellini dal Medioevo ad oggi, esposti in vetrine suddivise per epoca e per tipologia. Ad esempio le borsette in stoffa, quelle in strass, quelle di plastica, quelle in vimini, quelle con le perline, quelle in avorio, quelle di metallo, quelle di pelle (e quante tipologie ne esistono! Non l'avrei mai detto... povero armadillo finito "imborsettato"!). Borsette nelle foggie più strane (telefoni, barche, cupcakes, animali), borsette moderne firmate dai vari stilisti, oppure indossate da Madonna o da Sarah Jessica Parker.
Bauli e valigie, reticoli e scarselle, borsette antiche che si portavano di lato, sotto alle ingombranti gonne femminili, o agganciate alle calze, oppure borse maschili... un vero e proprio excursus nei secoli e nella storia del costume (ma non solo), interessante ed istruttivo, visto che c'erano anche le didascalie in inglese, oltre che in olandese.


Il museo è ospitato in un elegante edificio sull'Herengracht, uno dei canali seicenteschi di Amsterdam che ospitavano le residenze borghesi, e già di suo vale una visita. La visita comincia al terzo piano, e man mano si scende per seguire il percorso. Al primo piano vi è inoltre una deliziosa caffetteria, nonché la possibilità di accedere al giardino sul retro, nel quale ci si può riposare per un po' sulle tranquille panchine, accanto alle quali ci sono alcune piccole borsette di ferro quali elementi di arredo esterno :-) e un gatto, che quando mi sono seduta è venuto a curiosare e a chiedere un po' di attenzioni. Le toilette sono altrettanto eleganti (e pulite) e hanno anch'esse elementi decorativi che raffigurano borsette...


Nello shop del museo ci ho passato un altro buon quarto d'ora, e mi sono trattenuta dal compiere spese folli, anche se è stato difficile visto che era pieno di tentazioni (soprattutto i portaocchiali a forma di borsetta con i manici)!

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