sabato 14 maggio 2011

salone del libro

Son rientrata da poche ore dall'appuntamento annuale con il Salone del Libro, e scampata per un pelo a un temibile temporale. Per evitare le fiumane di gente del sabato e della domenica, mi sono presa un giorno di ferie per andarci oggi, venerdì.

Le biglietterie aprono alle 10. Previdenti, io e la mia amica ci siamo incontrate verso le 9.15 davanti ai cancelli, e c'era già gente in coda. Passaggio scorrevole, comunque, e in cinque minuti eravamo dentro, pronte ad attraversare tutto il Lingotto e tutto l'Oval per raggiungere la sala dove alle 10.30 era previsto l'intervento di Alberto Angela, momento clou (per me) di questa giornata fieristica XD Peccato che nel frattempo dovevamo anche fare la coda al punto Green Point per avere i biglietti con cui accedere alla conferenza di Margherita Hack prevista nel pomeriggio.

Piccola parentesi: al Salone alcuni degli incontri con gli autori più famosi - quelli dove è prevista maggiore affluenza di pubblico - richiedono che ci si procuri un ulteriore biglietto a un determinato sportello interno, gratuito certo, ma per ottenere il quale bisogna nuovamente fare coda. Inoltre i biglietti per gli incontri previsti fino alle 16 vengono distribuiti già dal mattino, sino ad esaurimento, mentre se si è interessati a un incontro che comincia dopo le 16, bisogna interrompere quello che si sta facendo, magari dall'altra parte del Lingotto Fiere, e rimettersi in coda a partire dalle 14.30, anche qui fino a esaurimento. Insomma è una procedura un po' complicata, e inoltre ciascuno può prendere massimo 2 biglietti a testa per 2 incontri nel corso della giornata, a volte bisogna fare dei compromessi...

Ad ogni modo, mentre io mi sono messa in coda, ho mandato la mia amica a prendere i posti nella sala dove doveva parlare Alberto Angela, ma lei non deve aver capito molto bene il senso della sua missione perché alla fine, quando sono riuscita a raggiungerla, eravamo sistemate un po' indietro e in posizione laterale, mannaggia...

Vabbè, ad ogni modo sono riuscita a vedere Alberto Angela piuttosto da vicino (tra l'altro mi era già capitato di incontrarlo lo scorso inverno in centro a Torino), e che dire se non che io adoro quest'uomo?
L'incontro verteva sulla presentazione del suo ultimo libro "Impero. Vita quotidiana nell'antica Roma" - che ammetto di non aver ancora acquistato né letto, dato che sto aspettando che esca in economica (21 euro non li spendo a cuor leggero per un libro nuovo). Angela è andato avanti per un'ora buona a ripercorrere i capitoli del libro, narrando dell'itinerario di questo sesterzio da lui usato come stratagemma per parlare dei diversi luoghi dell'impero romano, dall'Italia sino ai remoti avamposti scozzesi (dove le case erano costruite in legno, un po' come una sorta di Far West ante litteram, e gli uomini portavano strani pantaloni - a differenza dei romani che vestivano le tuniche), alle terre germaniche, ai luoghi nel Nord Africa (Leptis Magna ad esempio, di cui si è chiesto quali fossero le sorti in seguito agli attuali bombardamenti nell'area). Le tappe sono state occasione per parlare della grande organizzazione delle legioni romane, che erano un esercito altamente specializzato ed efficiente, una vera macchina da guerra; e del sistema romano che dava cittadinanza e inglobava al suo interno i popoli conquistati, gli ex-barbari che spingevano alle sue frontiere. Un esempio citato da Angela è Settimio Severo, imperatore proveniente dal nord Africa, che aveva probabilmente la pelle scura, anche se questa informazione non si nota dai busti di marmo giunti sino a noi. Tutti coloro che assumevano lo status di cittadino romano, di qualsiasi colore o religione, potevano arrivare sino alle più alte cariche (e spesso succedeva)... l'unica regola da rispettare era proprio quella di rispettare le regole esistenti della società romana - scusate il gioco di parole.
Al termine del racconto (e vi assicuro che è quasi come sentirlo in televisione, professionale e coinvolgente, con la differenza che qui dal vivo ha inserito anche qualche battuta) è stato possibile fare un paio di domande. Una ragazza gli ha chiesto "chi sarebbe stato Alberto Angela se fosse vissuto al tempo dell'impero romano", e lui ha risposto che sarebbe stato una figura tipo Plinio il Vecchio, un naturalista o comunque un pensatore che avrebbe adoperato gli strumenti e le conoscenze disponibili al tempo per cercare di capire le stelle, la natura circostante, etc... E poi, visto che già c'era poco tempo per fare le domande, qualcun'altro gli ha fatto una domanda MOLTO intelligente e gli ha chiesto a chi si era ispirato per il suo mestiere. Non credo che ci fosse bisogno di chiederglielo, visto che conosciamo tutti chi è suo padre. XD

Finito l'incontro, io e la mia amica ci siamo fatte un giro nel padiglione dell'Oval, dove già ci trovavamo. Questo padiglione viene adoperato quest'anno per la prima volta dal Salone del Libro, ed è stato realizzato un percorso coperto che lo collega al Lingotto Fiere (da cui lo separa uno spazio di parcheggio, non è distante). Qui c'è un interessante angolino (chiamato della "Tentazione e meditazione"), dove il fior fiore dei cioccolatai piemontesi (les maitres chocolatiers) espongono e vendono i loro prodotti, in carinissimi stand costruiti con volumi tricolori di cartapesta. Carino, e ci sono anche diversi assaggini gratuiti.
Sempre nell'Oval vi è poi la mostra "1861-2011 L'italia dei libri", che si propone di raccontare 150 anni di storia letti attraverso 150 grandi libri, che hanno contribuito a plasmare il costume, il gusto e il pensiero degli italiani. Però secondo me la scelta dei titoli esposti resta arbitraria.
Abbiamo poi proseguito rientrando nel Lingotto Fiere e ci siamo esplorate tutto il Padiglione 3, in lungo e in largo, assistendo a un pezzo di un incontro con Emma Bonino e spendendo più di 11 euro in francobolli commemorativi di Italia150 e argomenti vari. Per la prima volta (almeno per quanto mi ricordi) quest'anno c'era uno sponsor mangereccio che distribuiva gratis sacchettini di mini crackers e sfogliatine salate, per cui facendo avanti e indietro un paio di volte siamo anche riuscite a fare un mini-pranzo.
Ridendo e scherzando si erano quasi fatte le 14, per cui siamo ritornate sui nostri passi verso la Sala oval dove eravamo state al mattino, stavolta per assistere all'incontro con Margherita Hack e Viviano Domenici. Io non sapevo bene quanti anni avesse la Hack, credevo che fosse sulla settantina avanzata, ma quando ha detto di avere 89 anni sono rimasta di sasso... complimenti! La professoressa Hack ha parlato dei suoi ultimi due libri (pare infatti che ne scriva almeno un paio l'anno, ri-complimenti!), e anche lei a fine incontro è stata sottoposta a diverse domande, a partire dal nucleare (scelta che lei condivide), al giudizio sulla tv e sul giornalismo scientifico in Italia, passando per un paio di domande più "astronomiche", più da addetti ai lavori.

Al termine di quest'incontro abbiamo ripreso il largo verso i padiglioni del Lingotto Fiere che non avevamo ancora visitato, e ne ho approfittato per caricarmi sempre più di cataloghi vari (quest'anno sono stata previdente e sono andata con il trolley, almeno avevo le ruote per trascinarmi i kg di carta), e soprattutto per prendere informazioni di prima mano sugli e-book reader ai vari stand. Infatti, nonostante sia più o meno da Natale che ho l'idea di comprarmi un e-book reader, non l'ho ancora fatto - un po' perché avevo ancora dei punti oscuri, e un po' perché li trovavo ancora cari e speravo che il costo scendesse un pochino. Ma questo mi pare un pio desiderio, perché nel corso degli ultimi mesi non è avvenuto (almeno per i modelli che ho adocchiato io). Ad ogni modo, oggi mi sono fatta un'idea più precisa.


Ho poi comprato un paio di libri remainders allo stand del Libraccio, giusto perché non si dica che non ho comprato nemmeno un libro al Salone del Libro XD Infine, dopo le 17, abbastanza provate, io e la mia amica ci siamo accasciate sulle sedie dello stand in quel momento più vicino, vale a dire quello della Rai. In quel momento c'era Elisa Isoardi (la conduttrice di Linea Verde), insieme al team della trasmissione, che presentavano un libro sui "Borghi da gustare. 25 itinerari gastronomici", e così ci siamo ascoltate la parte finale dell'intervento. La Isoardi io la trovo simpatica, e trovo anche che in Linea Verde se la cavi piuttosto bene.

Dopo aver combattuto aspramente per riuscire a chiudere il trolley (con tutto quello che conteneva), ho poi gettato la spugna e intorno alle 18 mi sono diretta verso la strada di casa, esausta ma soddisfatta. E dopo mezzora di metro, per un pelo sono riuscita ad arrivare alla macchina giusto prima che si scatenasse un mezzo diluvio.
E anche per quest'anno è fatta!

1 commento:

  1. Ciao! Grazie per le foto della Isoardi. :)

    Riguardo agli e-book reader: te lo consiglio vivamente. Io ne ho uno da quasi 2 anni e non sono pentito dell'acquisto.
    È utilissimo se leggi soprattutto in vacanza o mentre sei in viaggio (io leggo molto in treno o in metropolitana). La comodità di avere un'intera biblioteca in tasca è senza pari.

    Se, invece, leggi soprattutto a casa, non è di grande utilità.

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