lunedì 6 giugno 2011

viaggio in provenza/1

Il pleuvait sans cesse sur la Provence ces jours là...
Parafrasando Prevert, questa è stata la sintesi dei miei quattro giorni e mezzo trascorsi in Provenza. Dopo pagine e pagine di guide turistiche e libri fotografici che decantavano i giochi di luce provenzali, le atmosfere mediterranee e dei borghi di campagna, i colori caldi e i gusti delle erbe e del mare, io mi sono ritrovata - ahimé - a passare TUTTO il tempo in simbiosi col mio ombrello, sotto una pioggia battente.
Il clima di questi giorni sulla zona a cavallo delle Alpi occidentali ha contemplato un temporale dopo l'altro, sia sul versante italiano che su quello francese, e quindi in ogni caso mi sarei presa la pioggia, anche se fossi restata a casa. Però la pioggia mentre si è in viaggio è una vera e propria rottura di scatole, rende tutto più scomodo e cambia completamente l'atmosfera dei luoghi.
Ad ogni modo abbiamo fatto un bel giro, macinando quasi 1200 chilometri in tutto.

Aix-en-Provence
La cittadina è molto carina, le strade e le piazze del centro sono discrete ma eleganti, con molti negozi. Il viale più importante è Cours Mirabeau, una specie di Champs Elysées in scala molto ridotta, lungo il quale ci sono diverse fontane, e dove si svolge anche uno dei mercati. Un po' dappertutto ci sono statue e riferimenti del buon Roi René, che evidentemente fu un sovrano molto importante e amato, durante il XV secolo. Aix è anche la città natale del pittore impressionista Paul Cezanne, e difatti esistono anche dei giri guidati a tema.
Noi ci siamo limitati a fare delle passeggiate abbastanza a casaccio nel centro, visitando vari negozietti lungo il percorso, e spendendo un po' di soldi! Nel pomeriggio, data la pioggia che non accennava a diminuire, abbiamo fatto tappa nel Museo delle Tapisseries (museo piuttosto poverello, dove non consiglio di andare a meno che non si nutra una passione sfegatata per Don Chisciotte, dato che le uniche robe esposte sono dieci arazzi che raffigurano scene della sua storia) e nel Museo Granet (che contiene sculture, reperti archeologici, e quadri di varie epoche, fra cui un paio di Cezanne... comunque anche questo non è un museo molto grande).
I parcheggi di Aix sono cari come il fuoco: in un parcheggio sotterraneo subito fuori dal centro, dalle 11 di mattina sin verso le 18, abbiamo pagato 10 euro!

Qui ad Aix inoltre abbiamo scoperto i negozi della catena La Cure Gourmande, una catena di biscotterie diffusa in varie città della Provenza (e non solo), che sono un vero spettacolo per gli occhi e per il palato, nonché un salasso per il portafoglio; infatti io ho guardato, fotografato, ma non toccato... mi sono limitata agli assaggini gratuiti che le commesse offrivano sempre appena si entrava.

Salon-de-Provence
Salon è la città dove visse e morì Nostradamus (che infatti è sepolto qui). Non ha particolari attrattive oltre a questa caratteristica, e inoltre noi ci siamo passati nel tardo pomeriggio, quando i negozi erano già chiusi, per cui non l'abbiamo vista molto popolata.

Avignone
Sono rimasta davvero colpita dall'imponenza del Palazzo dei Papi, nonostante prima di partire avessi letto guide che esaltavano l'edificio, e quindi in un certo senso dovessi già essere preparata. Il palazzo e le sue sale sono davvero maestosi, e ci abbiamo impiegato oltre due ore a visitarlo (velocizzando un po' la parte finale perché eravamo già in ritardo con la nostra tabella di marcia). Nella prima corte interna alla quale si accede sono collocate - credo per tutto l'anno - le scalinate del teatro all'aperto nel quale si svolge il Festival di Avignone (che è un importante festival teatrale che si svolge tutti gli anni nel mese di luglio): uno scenario davvero inconsueto :-)
Si passa poi in una delle torri angolari, al cui piano inferiore i papi nascondevano il loro tesoro (denaro e gioielli) sotto le lastre di pietra del pavimento. Ai piani superiori (confesso che là dentro ho finito per perdere il senso dell'orientamento...) si passa poi nel lungo ed enorme tinello dove si prendevano i pasti, e nell'adiacente cucina con la cappa che sbuca direttamente in cima alla torre. In questi giorni all'interno del Palazzo c'era anche una mostra dedicata alle rose, che infatti occupavano la seconda corte interna e parte di altre sale: un tocco di colore fra le mura gotiche...
La camera del letto del papa è davvero un gioiellino, con le pareti azzurre ricoperte da delicati dipinti arborei, dove qua e là fanno capolino uccellini e scoiattoli, e alle finestre ci sono trompe-l'oeil con gabbie di usignoli. Il soffitto è a cassettoni, mentre il pavimento è stato rifatto con tante piastrelle quadrate colorate e con disegni stilizzati di piante e di animali: davvero molto molto bello, mi piacerebbe averne uno uguale a casa mia :-) C'è poi la stanza del cervo, con le pareti affrescate con scene di caccia e con personaggi intorno a una vasca... si nota come i soggetti riprodotti non appartenessero particolarmente alla sfera religiosa, nonostante fosse la casa del papa :) Dal palazzo si può salire in cima ad una delle torri, da cui si gode di una bellissima vista panoramica sulla città e sul Rodano.

Il ponte di Saint Benezet è un'altra delle particolarità di Avignone, nonché seconda attrazione turistica della città. Si tratta di un ponte di cui restano soltanto 4 arcate, in luogo delle 22 originarie, gran parte delle quali vennero spazzate via (più volte) dalle alluvioni del Rodano. C'è una famosa canzone tradizionale francese che dice "Sur le pont d'Avignon / L'on y danse, l'on y danse / Sur le pont d'Avignon / L'on y danse tous en rond", anche se in realtà il ponte non è sufficientemente largo per danzarvi sopra...

L'argomento parcheggi è dolente anche ad Avignone. Nel periodo estivo consiglio vivamente di non entrare con la macchina dentro le mura. Dirigetevi piuttosto al parcheggio dell'Ile de Loit, oltre il Rodano: è gratuito e c'è una navetta (anch'essa gratuita), che ogni 10-15 minuti conduce alla Porte de l'Oille.

(la seconda parte del viaggio in un prossimo post)

1 commento:

  1. Questo posto assolutamente stupito. Mi piacerebbe trascorrere una giornata ammirando quel castello meraviglioso.

    RispondiElimina