sabato 23 gennaio 2010

la favola nera di coraline

Coraline sospirò. - Tu proprio non capisci, vero? - disse - Io non voglio tutto ciò che desidero. Nessuno lo vuole. Non veramente. Che divertimento sarebbe, se potessi avere tutto ciò che desidero, senza problemi? Non avrebbe nessun valore. E poi che succederebbe?


Un giorno la piccola Coraline si accorge che una porta interna di casa sua è apparentemente sbarrata da un muro di mattoni. Cosa ci sarà oltre quella porta? Un giorno scopre che al di là della porta si apre un corridoio scuro, e alla fine del corridoio c'è una casa esattamente speculare, identica alla sua, dove trova due persone simili ai suoi genitori - l'altra madre e l'altro padre - che hanno però un
comportamento molto più accondiscendente e, piccolo particolare, due bottoni al posto degli occhi.
Due personaggi decisamente inquietanti, soprattutto l'altra madre, che cercano di convincere Coraline a rimanere nel loro mondo e a farla diventare una di loro. Anche perché sembra impossibile tentare di tornare indietro.
Ma grazie a un gatto e a un sassolino con il buco Coraline riuscirà a tornare nel suo mondo, salvando dal pericolo i suoi veri genitori e le anime di altri bambini che erano rimasti intrappolati oltre lo specchio.

Si tratta del primo libro di Neil Gaiman che leggo. L'autore ha scritto sia romanzi sia graphic novels (ad esempio "The sandman"), e fra i suoi titoli sono da citare anche "Neverwhere", "American Gods" e "Stardust".
Di “Coraline” è stato realizzato anche un film d'animazione (diretto da Henry Selick, autore insieme a Tim Burton del mitico "“The Nightmare before Christmas“), ed esiste anche la graphic novel (disegnata da P. Craig Russell). Il romanzo è accompagnato dalle cupe ed immaginifiche illustrazioni in bianco e nero di Dave McKean.

Una storia spaventosa destinata ai bambini, che incute un po' di timore anche a noi grandi. Oltre la porta la realtà è doppia, e confonde il concetto di bene e male. Gaiman stesso sostiene che “i bambini lo leggono come un’avventura. Gli adulti come un incubo“. Un buon libro per ragazzi è meritevole di essere letto anche dagli adulti, e anzi esce da questa stretta classificazione per diventare semplicemente un Libro e basta.

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