sabato 30 gennaio 2010

lost again

Emma Campbell Webster, Lost in Austen, Penguin
Create your own Austen adventure

Premetto che non ho letto questo libro: sono però stata attratta dal suo titolo mentre passavo davanti allo scaffale dei libri in lingua originale, e mi sono messa a sfogliarlo per cinque minuti. Inizialmente ho pensato che si trattasse di una novelization dello sceneggiato inglese carinissimo di cui ho parlato in un precedente post. Invece no: è un libro del tutto diverso, piuttosto originale e - oserei dire - interattivo.


Name? Elizabeth Bennet.
Mission: to marry both prudently and for love.
How? It's entirely up to the reader.


Molteplici personaggi e trame austeniani vengono riuniti insieme in queste pagine, in una sorta di gioco creativo nel quale è il lettore a decidere cosa succede. Ovviamente è un libro che non va letto linearmente dall'inizio alla fine. Contiene diverse scene, e il percorso seguito dal lettore dipende dalle scelte che si fanno man mano che si prosegue. Il "gioco" ha inizio da "Orgoglio e pregiudizio", ma poi, ad esempio, scegliere di andare a fare una passeggiata partendo da Netherfield significa capitare in "Ragione e sentimento" e conoscere l'affascinante Willoughby. Oppure accettare un invito a Bath porta a "Northanger Abbey" e al seducente Henry Tilney. Tutto è nelle mani di chi legge.
Il successo (o l'insuccesso) della missione dipenderà proprio da queste decisioni di percorso.E poi entra in gioco anche il concetto di punteggio, che viene assegnato a cinque categorie (Accomplishments, Intelligence, Confidence, Connections e Fortune). Si parte con un discreto punteggio in Intelligence e Confidence, ma con pochissimi punti in Fortune, e zero assoluto in Accomplishments e Connections. Per riuscire a fare un buon matrimonio bisogna aumentare il punteggio (!!!) e cercare di ottenere più punti in ambito di Connections e Accomplishments. Insomma, durante la lettura bisogna tenere accanto al libro un foglio e una matita, e tenere i conti...

Francamente non so quanto furbo o idiota sia questo libro. L'idea della trama che si genera a seconda delle scelte del lettore mi sembra piuttosto simpatica, mentre l'idea del punteggio (tipo test da Settimana Enigmistica) mi sembra un po' più insulsa. Comunque se qualche fan accanita di Jane Austen lo avesse letto, per favore lasci qualche commento.

2 commenti:

  1. neanche a farlo apposta è successa la stessa cosa a me, l'altra sera: mi sono detta "toh, ma allora lo sceneggiato è preso da un libro!" ed invece...
    Ma l'interattività mi ha scoraggiato. Non mi sconfinfera.

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  2. Anch'io non ne sono stata convinta sino in fondo, ed è per questo che non l'ho preso... (bè, almeno stavolta ho risparmiato qualche soldino). Più che l'interattività a me non ha sconfinferato troppo l'idea del punteggio: mi sapeva troppo di test da spiaggia!

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