Alcuni brevi flash dei quindici giorni di vacanza fatti ad agosto, insieme a un gruppetto di amici. L'itinerario comprendeva Belgio e Olanda:

- La metro di Bruxelles, dove misteriosamente non abbiamo mai passato alcun biglietto (a parte il capolinea del 5)... boh, dev'esserci sicuramente sfuggito qualcosa;

- le indicazioni nelle stazioni della metro, che indicano visivamente dove si trovano i treni che stanno per arrivare;
- lo spettacolo serale di
son et lumierè nella Grand Place di Bruxelles;
- i murales con i personaggi dei fumetti a Bruxelles;
- le sdraio di legno sul praticello davanti alla cattedrale;
- i cavatappi/souvenir kitsch con le sembianze del bambinetto pisciarolo di Bruxelles (e non c'è bisogno che spieghi dov'è collocata la vite per cavare il tappo);
- le infinite birre aromatizzate del Belgio (che profumi!);
- le gauffres con la panna e le fragole;
- i cartocci di patatine fritte due volte;

- il merchandising onnipresente legato ai Puffi (sta per uscire anche in Italia il film 3D su di loro: prepariamoci all'invasione...);
- i bellissimi frontoni delle case, ciascuno diverso dagli altri;
- il sottopasso stradale a due carreggiate che sbuca in maniera inaspettata nel parco del Cinquantenario di Bruxelles;
- il labrador affacciato sul canale a Bruges, con il suo cuscino sul davanzale;
- le architetture modernissime di Rotterdam, e le statue molto particolari nelle sue strade;

- le stupefacenti case cubo (che ho intenzione di
raccontarvi meglio);
- gli orari impossibili: chiude tutto alle 17 (musei, negozi, uffici, etc...);
- i crackers con il ripieno alla frutta (li voglio anche in Italia!);
- le piste ciclabili dappertutto (dove purtroppo sfrecciano anche i motorini);
- le scanalature in corrispondenza degli scalini, per far salire e scendere le bici;
- le case/torri/campanili inclinati e pendenti (la nostra torre di Pisa è in buona compagnia);
- il parcheggio sotterraneo con la stretta rampa a spirale a Delft (brr!! che paura per l'auto noleggiata);
- la ricerca inesausta di Luisa per uno Starbucks in cui comprare le tazze;

- le papere che a Kinderdijk hanno condiviso il pasto con noi (e l'insalata con Claudia!);
- la coda lunghissima al museo di Van Gogh (ma grazie alla I-Amsterdam Card in 5 minuti noi siamo entrati);
- i quadri inesistenti della filiale Hermitage di Amsterdam (delusione!);
- i tram di Amsterdam, dove bisogna fare check-in e check-out con la tessera;
- le farfalle con le ali trasparenti al giardino botanico di Amsterdam;
- la mise della signora Annette quando Claudia le ha bussato in stanza al mattino perché l'acqua calda non veniva più;
- le toilette (gratuite) nelle chiese (protestanti) a due passi dai vari altari e mausolei;
- il museo della scienza e tecnica per i bambini, con la sezione a luci rosse under-18;

- la Hertz di Amsterdam che ci ha fatto parcheggiare le auto per tre giorni a una cifra simbolica;
- il vento gelido del primo giorno ad Amsterdam!
- il museo delle borse e dei borsellini: bello!
- lo stamppot (smashed potatoes con indivia e due grandi polpette di carne): buonissimo!
- Marco, l'amico di Elisabetta che vive ad Amsterdam da 4 anni e che ci ha portato nel mulino-birreria, nel ristorante tipico (del Suriname!) e ci ha raccontato com'è la vita ad Amsterdam (e che, ad esempio, ogni 30 anni bisogna rifare tutte le fondamenta alle abitazioni);

- le caramelle alla menta col faccione della regina Wilhelmina, che ci offrivano sempre con il conto alla fine della cena, nei vari posti in cui abbiamo mangiato in Olanda;
- la spazzolona contro cui le mucche si strusciavano, nella loro stalla, alla fattoria di Goudriaan;
- la fanfara delle oche al parco di Hoge Veluwe;
- la stazione ferroviaria di Anversa con i treni su tre livelli.