lunedì 13 dicembre 2010

un regno inaccessibile

Oggi sono passata alla Biblioteca Nazionale per prendere un libro in pausa pranzo. Tanto è a due passi dall'ufficio.
Accidenti, non mi ricordavo più che era una roba così allucinante. Lascia la borsa nell'armadietto, portando con te tutto quello che ti possono fregare, documenti, portafoglio, chiavi della macchina, cellulare... meno male che il cappotto ha due ampie tasche. Passa al bancone dove registrano la tua entrata (ecco, qui ricordo che dieci anni fa mi davano un foglietto, adesso non serve più, si sono evoluti). Vai al secondo piano alla sala di distribuzione, dove compili il mitico vecchio foglietto Mod. 18 dell'ormai inesistente "Ministero per i beni culturali e ambientali" (che da oltre 10 anni non si chiama più così) - ah, quanti ricordi, e quanti ne ho compilati quando stavo preparando la tesi - certe cose restano davvero immutabili nel tempo, come i papiri! XD
Poi aspetti in media un buon quarto d'ora prima che il tipo ti chiami e ti consegni il libro. Poi vai a un altro bancone e aspetti altri buoni cinque minuti prima che la tizia completi la procedura del prestito, mentre parla amabilmente dei fatti suoi con un altro collega. Ritorni al bancone dove il tipo ti ha consegnato il libro, anche perché dopo tanto tempo non ti ricordi più bene tutti i passaggi dei vari timbri e fogliettini, e magari negli anni hanno cambiato qualcosa, per cui domandi se lui deve ancora fare qualcosa, e infatti ti mette un timbro sul foglio di uscita che la signora del prestito ha inserito nel libro.
Felice per aver (presumibilmente) terminato la procedura, scendi e ti appresti a uscire, dirigendoti verso il gabbiotto dove hai lasciato la borsa, quando un'altra tipa in una guardiola ti urla dietro "signorina, deve passare in sala registrazione!", dove finalmente segnano che tu e il libro che hai preso in prestito state per uscire dall'edificio...
Misericordia! Mi ricordavo vagamente che la Biblioteca Nazionale e la Civica Centrale erano un insieme di regole e procedure barbose e macchinose, ma non ne avevo più un ricordo così preciso. Intanto tutta la mia pausa pranzo se n'è andata: quasi un'ora per prendere un semplice libro!

3 commenti:

  1. Scoraggiante, specie per una persona che magari non va matta per le letture....di certo tanta burocrazia non avvicina a quel bellissimo mondo!

    Davvero carino il tuo blog, piacere Iride ;)

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  2. Beh sì, anche se poi per fortuna ci sono tante altre biblioteche che permettono il contatto diretto coi libri e sono meno burocratizzate. Meno male.

    Piacere mio... passo a dare una sbirciatina alle tue pagine ;)

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  3. Si..in effetti non è certo incoraggiante per chi non è già appassionato di lettura. Io abito in un piccolo paese, il che è un bene perché la biblioteca non è così complicata...ma è un male perché metà dei libri che cerco di solito non c'è. Dunque ho rinunciato...e se davvero mi interessa un libro devo comprarlo! Cose da matti...

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