sabato 4 dicembre 2010

letture frivole

Sherrilyn Kenyon, L'abbraccio della notte
Nuovo libro della serie dei Dark Hunters, una serie scanzonata e divertente che mescola mitologia greca (ma anche celtica, mediorientale, etc...), storie di mannari e di pseudo-vampiri. Sembrerebbe un gran casino, ma la Kenyon riesce a dosare abilmente gli ingredienti.
L'ambientazione principale dei libri è New Orleans, dove gravita tutta una serie di personaggi pittoreschi e fuori di testa. Le storie dei primi titoli della serie (incluso questo) seguono lo schema di Lui Cacciatore Oscuro ed immortale che incontra Lei umana, i due si innamorano, ci sono dei cattivi più o meno potenti da combattere, alla fine Lei riesce a riottenere l'anima del Cacciatore, e poi tutti vissero felici o contenti. Ecco, questa ripetitività è forse l'unica pecca che mi sento di sottolineare... per il resto la lettura è agile e divertente.

In ogni titolo vengono introdotti nuovi personaggi, e molti di questi avranno narrata la loro storia in un libro futuro. Un personaggio molto intrigante è Acheron, il capo dei Dark Hunters, la cui storia viene accennata per gradi nel corso di ogni libro.

Christine Feehan, Il principe vampiro - Attrazione fatale
Ho terminato a fatica la lettura di questo libro, e la cosa è servita a rendermi inequivocabilmente chiaro che i libri della Feehan non incontrano i miei gusti e non ci spenderò mai più neanche mezzo centesimo. Già il primo libro della serie Ghostwalkers - della stessa autrice - non mi era assolutamente piaciuto (troppo barboso, con una trama inconsistente e infarcito di troppe scene di sesso gratuite).
Questo è il primo della serie Dark dedicata ai Carpathians, e purtroppo l'impressione che ne ho ricavato è stata pressoché la stessa - accompagnata in più da fastidio/antipatia nei confronti dei due protagonisti. E' una serie di cui avevo sentire parlare per anni (questo primo libro risale infatti al 1999), ma per vederla pubblicata in Italia son stati necessari secoli. Logico quindi che si fosse creata un minimo di aspettativa e di curiosità.

L'idea di base non è malaccio: i Carpaziani sono esseri immortali, son rimasti in circolazione quasi soltanto maschi, e costoro devono trovare la loro compagna per la vita se vogliono evitare di diventare vampiri assetati di sangue. Considerando che il libro è comparso anni prima dei vari Twilight & Co. potremmo definirla un'idea abbastanza originale.

Peccato però che questo barlume di originalità venga soffocato e spento da un personaggio maschile arrogante e maschilista all'ennesima potenza, da un personaggio femminile con la forza di volontà di un mollusco, da dialoghi mentali confusi e ripetitivi, e da scene di sesso onnipresenti fino alla noia (da pagina 300 in poi non ce l'ho più fatta e ho bypassato completamente tutte le scene di amplessi, limitandomi a leggere solo i pezzi che servivano a far proseguire la trama!).

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